AimSafe permette di gestire eventuali non conformità rilevate in occasione della propria attività e, principalmente, durante sopralluoghi e audit.

Le non conformità, permettono al tecnico di monitorare e comunicare al cliente tutte quelle situazioni di non conformità legislativa e quelle condizioni che possono determinare un rischio per le persone.

AimSafe propone un archivio vasto e in continuo aggiornamento, di non conformità già predisposte e pronte all’uso.

Ogni non conformità può essere personalizzata, sia come master che una volta caricata sull’azienda.

Di seguito sono elencate tutte le non conformità precompilate disponibili negli archivi di AimSafe. Ogni non conformità riporta: descrizione della non conformità rilevata, interventi necessari alla sua eliminazione, riferimenti normativi applicabili, sanzioni previste, priorità.

Per ogni non conformità, l’utente può allegare foto comprovanti la segnalazione, oltre ad immagini che permettono una migliore comprensione degli interventi da eseguire.

Le non conformità sono attivabili, come prodotto separato, da parte di tutti gli utenti dotati di abbonamento DVR o di abbonamento Azioni e non conformità.

Catalogo non conformità

  • 1 SOLO WC
    Nonostante tra l'organico dell'azienda vi siano maschi e femmine, all'interno dell'edificio è presente un solo WC.
  • ACCESSIBILITÀ LOCALI AI DISABILI IMPEDITA
    La struttura non presenta le caratteristiche di accessibilità previste. In particolare:
    1) manca o non è funzionante un sistema di sollevamento (ascensore, montascale) che permetta di accedere ai diversi locali;
    2) i WC della struttura non sono accessibili in quanto la larghezza dell'ingresso è insufficiente, i WC non adatti e mancano gli accessori previsti quali le barre per sollevarsi e il sistema di allarme.
  • ACCESSO AI LOCALI DI SERVIZIO NON IMPEDITO
    L'accesso ai locali di servizio della struttura deve essere impedito alle persone non autorizzate.
  • ACCESSO AL TETTO NON IMPEDITO
    L'accesso al tetto, che avviene mediante scala fissa verticale, non è completamente impedito alle persone non autorizzate.
  • ACCESSO CELLE FRIGORIFERE
    L'accesso alle celle frigorifere espone i lavoratori a rischi quali il microclima.
  • ACCESSO MEZZI
    All'interno del perimetro aziendale accedono mezzi dei clienti, dei fornitori e mezzi della ditta stessa. Tale situazione può determinare condizioni di pericolo per i pedoni e deve, pertanto, essere correttamente gestita.
  • ACCESSORI MULETTO NON A NORMA
    Vengono utilizzati accessori per il muletto non certificati rispetto all'impiego con il mezzo; tali dispositivi modificano in modo anche sostanziale la portata del mezzo, la distanza del baricentro del carico ecc. Determinando modifiche sostanziali anche della stabilità.
  • ACCESSORI PER SOLLEVAMENTO CARICHI AUTOCOSTRUITI
    Vengono utilizzati accessori per il sollevamento di carichi non certificati rispetto all'impiego in abbinamento agli apparecchi di sollevamento; tali dispositivi possono modificare in modo anche sostanziale il comportamento dell'apparecchio e la sicurezza rispetto al rischio di caduta del materiale sollevato.
  • ADDETTO ALLA CONDUZIONE DEL CARROPONTE NON DOTATO DI CASCO PROTETTIVO
    Durante l'uso del carroponte, non si possono escludere rischi di urti alla testa correlabili, in particolare, all'oscillazione di carichi o del gancio a vuoto. Tuttavia, l'operatore, al momento del sopralluogo non indossava il prescritto casco protettivo.
  • AERAZIONE DEI LOCALI NON ADEGUATA
    I locali non risultano adeguatamente areati.
  • AERAZIONE DEI LOCALI SOLO PER MEZZO DI PORTE E PORTONI
    Alcuni locali presentano, quali superfici apribili, solo porte e portoni. Questo in contrasto con la normativa vigente che prescrive una certa superficie finestrata apribile.
  • AFFETTATRICE: USO GUANTO PROTETTIVO
    All'interno della cucina non era presente guanto protettivo antitaglio da usarsi nelle operazioni di pulizia dell'affettatrice.
  • AGGIORNAMENTO ANTINCENDIO SCADUTO
    Uno o più lavoratori incaricati delle misure antincendio non ha frequentato l'aggiornamento del corso di antincendio.
  • ALTEZZA DEI LOCALI NON SUFFICIENTE
    L'altezza del locale risulta insufficiente rispetto alle norme applicabili.
  • ANTIURTO MANCANTI
    Alcune strutture sono prive di dispositivi antiurto su spigoli ecc.
  • ANTIURTO PER RADIATORI MANCANTI
    I radiatori sono privi della protezione finalizzata ad impedire il contatto con glie elementi caldi e, contestualmente, evitare l'urto contro gli stessi.
  • APERTURA DEL WC NON DI SICUREZZA
    La porta del WC non può essere aperta dall'esterno per soccorrere l'occupante, nel caso in cui questi dovesse sentirsi male.
  • AREA A RISCHIO DI CADUTA
    L'area __________________________ presenta protezioni anticaduta insufficienti o non presenti. Inoltre, la caduta di materiale potrebbe determinare rischi per coloro che operano al piano inferiore.
  • AREA VIDEOSORVEGLIATA SENZA CARTELLO
    Sebbene la struttura sia dotata di sistema di videosorveglianza, manca adeguata indicazione di questo.
  • AREE CON RILEVATORI NON SEGNALATE
    Le aree protette con sistemi di rilevazione automatica di incendio non sono segnalate da apposita cartellonistica.
  • AREE PROTETTE DA SISTEMI AUTOMATICI DI SPEGNIMENTO O ALLARME NON SEGNALATE
    Le aree protette con sistemi di rilevazione automatica di incendio non sono segnalate da apposita cartellonistica. Alcuni pulsanti non sono segnalati. Analogamente, le aree protette da sistema di estinzione automatico devono essere segnalate.
  • AREE PROTETTE DA SISTEMI AUTOMATICI DI SPEGNIMENTO O ALLARME NON SEGNALATE
    Le aree protette con sistemi di rilevazione automatica di incendio non sono segnalate da apposita cartellonistica. Alcuni pulsanti non sono segnalati. Analogamente, le aree protette da sistema di estinzione automatico devono essere segnalate.
  • ARMADIETTI NON A DOPPIO SCOMPARTO
    Gli armadietti presenti nello spogliatoio risultano avere un solo scomparto.
  • ASCENSORI SENZA CARTELLO INDICANTE IL DIVIETO DI UTILIZZO IN CASO DI EMERGENZA
    Gli ascensori non riportano l'indicazione circa il divieto di utilizzarli in caso di emergenza.
  • ASCIUGACAPELLI APPESI A PARETE FISSI SENZA TUBO FLESSIBILE
    Gli asciugacapelli presenti negli spogliatoi sono privi di tubo flessibile, questa condizione obbliga gli utenti ad avvicinarsi al motore, esponendosi maggiormente ai campi elettromagnetici emessi dallo strumento.
  • ASPIRAZIONE FUMI AUTOVETTURE PRIVA DI AUTORIZZAZIONE
    L'impianto di convogliamento dei fumi gas di combustione degli autoveicoli prevede un punto di emissione all'esterno che, però, è privo delle autorizzazioni necessarie.
  • ASSENZA DI ASSORBENTE PER ACIDO DELLE BATTERIE
    Non è presente materiale assorbente per eventuali fuoriuscite di acido dalle batterie.
  • ASSENZA DI BARRIERE PROTETTIVE DAVANTI ALLE PORTE CHE IMMETTONO SU UNA CORSIA DEI MULETTI
    Le porte o i varchi che immettono su una corsia dei carrelli elevatori sono prive di barriere atte ad evitare investimenti.
  • ASSENZA DI BARRIERE PROTETTIVE PER OSTACOLI NEI PRESSI DELLE VIE DI TRANSITO DEI MULETTI
    Nei pressi dell'area di transito del muletto è presente_________________, non protetta da barriera. Ciò può comportare un rischio potenziale per chi utilizza il carrello elevatore.
  • ASSORBENTE PER ACIDO DELLE BATTERIE SCADUTO
    Il materiale assorbente per acido delle batterie presente è scaduto. Tale condizione non permette di garantire l'efficacia del materiale.
  • ATTACCO DEI VIGILI DEL FUOCO NON SEGNALATO O SEGNALATO IN MODO CORRETTO
    Il segnale utilizzato per indicare il punto di aggancio dell'autopompa dei Vigili del fuoco, risulta assente o non corretto.
  • ATTREZZATURA CON CAVI ELETTRICI NON INTEGRI
    La _________________ presenta il cavo elettrico di alimentazione in condizioni non idonee.
  • ATTREZZATURE ALIMENTATE A CARBURANTE NON SVUOTATE AL TERMINE DELL'UTILIZZO
    All'interno dell'officina erano presenti, al momento del sopralluogo, attrezzature alimentate a carburante liquido, con i serbatoi pieni. Tale condizione rappresenta un rischio maggiore di incendio.
  • ATTREZZATURE ELETTRICHE ALIMENTATE ANCHE SE NON IN USO
    Le attrezzature elettriche quando non in uso devono essere scollegate dall'impianto di alimentazione. Questo per evitare danni dovuti a : sovraccarichi, sbalzi di tensioni, sovratensioni, fulminazione diretta ed indiretta. Durante il sopralluogo sono state trovate attrezzature non in uso collegate all'alimentazione elettrica.
  • ATTREZZATURE ELETTRICHE A RISCHIO DI LESIONI
    Al momento del sopralluogo sono stati rilevate alcune attrezzature elettriche a rischio di schiacciamento che potrebbero, rompendosi, determinare rischi di tipo elettrico.
  • ATTREZZATURE ELETTRICHE A TERRA
    All'interno del locale sono state rilevate attrezzature alimentate elettricamente appoggiate a terra dove possono andare a contatto con materiale liquido presente nel medesimo locale provocando anche gravi danni.
  • ATTREZZATURE PER CIBI IN MENSA
    La presenza di attrezzature per lo stoccaggio e il mantenimento dei cibi, se non adeguatamente mantenuti, possono determinare rischi di contaminazione dei cibi e provocare danni alle persone.
  • ATTREZZATURE PRIVE DI DOCUMENTAZIONE
    Le attrezzatture __________________________________ sono prive della documentazione attestante la conformità alle disposizioni vigenti e le norme di uso e manutenzione previste dal costruttore.
  • AUTORIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI MANCANTE
    La struttura, sebbene sia previsto, è priva delle prescritte Autorizzazioni di Prevenzione Incendi.
  • AUTORIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI MANCANTE IN STRUTTURA CON ESAME PROGETTO APPROVATO
    La struttura, sebbene sia previsto, è priva delle prescritte Autorizzazioni di Prevenzione Incendi. E' stato presentato un progetto, approvato dai Vigili del Fuoco ma non sono ancora stati realizzati gli interventi necessari alla SCIA.
  • AUTORIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI SCADUTA
    L'autorizzazione antincendio è scaduta e deve essere rinnovata.
  • BAIA DI CARICO
    La baia di carico rappresenta una potenziale sorgente di rischio di caduta dall'alto.
  • BAIA DI CARICO CON PORTELLO APERTO ANCHE IN ASSENZA DI VEICOLO
    Durante il sopralluogo, le serrande alle baie di carico erano sollevate nonostante, al momento, non fosse presente alcun mezzo.
    Questo determina un grave rischio di caduta, in particolare nella conduzione di mezzi di sollevamento e trasporto.
  • BANCALE MAL FORMATO CON MATERIALE A RISCHIO DI CADUTA
    E' stato rilevato un bancale composto da materiali disomogenei o non correttamente posizionati che rendono il bancale stesso instabile e a rischio di caduta il materiale.
  • BATTERIE STOCCATE IN MODO NON CORRETTO
    Le batterie guaste o esauste vengono stoccate all'interno del reparto in modo errato, determinando il rischio di fuoriuscite di acido e il conseguente rischio di danneggiamenti o infortuni.
  • BATTISCOPA STACCATI CHE PRESENTANO CHIODI SPORGENTI
    Alcuni battiscopa sono staccati dalla parete presentando chiodi esposti che possono provocare punture.
  • BILANCE NON VERIFICATE
    Le bilance utilizzate non sono sottoposte ai controlli periodici previsti dalla normativa.
  • BOMBOLE STOCCATE ALL'INTERNO
    Durante il sopralluogo sono state individuate alcune bombole stoccate all'interno del luogo di lavoro. Tale condizione rappresenta un possibile rischio, legato all'eventuale fuoriuscita del contenuto e, in caso di incendio, potrebbero essere causa di scoppi ed esplosioni.
  • BOMBOLETTE VUOTE TRA I RIFIUTI METALLICI
    Tra gli sfridi di produzione, erano presenti delle bombolette che avevano contenuto, e contengono ancora in parte, materiale infiammabile. Tale condizione, se non opportunamente gestita, potrebbe determinare rischi di incendi correlabili allo sfregamento del contenitore o espulsione improvvisa del gas in caso di schiacciamento.
  • BOTOLE APERTE
    Le botole di protezione alle fosse erano, al momento del sopralluogo, aperte e rappresentavano, pertanto, una possibile sorgente di rischio di caduta.
  • BUCO IN UNA STRUTTURA TAGLIAFUOCO
    La parete tagliafuoco che divide la carpenteria e la verniciatura presenta un buco. Tale condizione rende tale parete non più adatta al ruolo di compartimentazione che dovrebbe svolgere.
  • CABINA DI VERNICIATURA CON ASPIRAZIONE SENZA AUTORIZZAZIONE
    L'impianto di aspirazione dell'area di verniciatura, prevede un punto di emissione all'esterno che, però, è privo delle autorizzazioni necessarie.
  • CADUTA DALL'ALTO NON IMPEDITA
    All'interno dei locali è stato rilevato un punto in cui è presente il rischio di caduta dall'alto e, nonostante questo, non sono stati installati sistemi atti a impedire eventi di questo tipo.
  • CADUTA MATERIALE DALLA SCALA
    Tra la scala e la parete esterna, è presente uno spazio che potrebbe permettere ad eventuale materiale, di passare al piano di sotto e colpire una persona che stra transitando.
  • CADUTA MATERIALE DA SCAFFALI
    Il materiale stoccato sugli scaffali risulta a rischio di rovesciamento e caduta in quanto sporgente rispetto al piano degli scaffali stessi.
  • CADUTA MATERIALE DA SCAFFALI MOBILI
    Il materiale stoccato sugli scaffali mobili risulta a rischio di rovesciamento e caduta durante la movimentazione dello scaffale.
  • CALDAIA NON CONTROLLATA
    L'azienda non sottopone i generatori di calore ai controlli previsti.
  • CANCELLO ELETTRICO
    Manca la cartellonistica obbligatoria per i cancelli elettrici.
  • CANNELLO OSSIACETILENICO
    Le bombole di ossigeno e acetilene che compongono il cannello non sono separate tra di loro mediante barriera antifiamma.
  • CARENTE SEGNALETICA SUI QUADRI ELETTRICI
    La cartellonistica riportata sui quadri elettrici risulta carente.
  • CARICABATTERIE ALL'INTERNO
    All’interno degli accumulatori, è presente un liquido chiamato elettrolita, generalmente composto di acido solforico (H2SO4) diluito in acqua, ad una percentuale del 30% circa. Durante il processo di ricarica, si ha la separazione degli atomi di idrogeno (H+) che, accumulandosi tutti su un lato dell’elemento, possono unirsi formando idrogeno molecolare (H2), gas classificato esplosivo. Il gas generatosi, gorgogliando fuoriesce. Pertanto, se l’operazione viene effettuata all’interno di locali chiusi, si può avere la formazione di atmosfere esplosive, in particolare, nei pressi dell’accumulatore. Se il carrello elevatore non sia collegato, l'accumulatore deve essere spento e scollegato dall'alimentazione elettrica.
  • CARICABATTERIE PER MULETTI ALIMENTATI ANCHE SE NON IN USO
    Durante il sopralluogo, sono stati individuati alcuni caricabatterie alimentati anche se non c'erano muletti collegati. Questo potrebbe causare danni dovuti a : sovraccarichi, sbalzi di tensioni, sovratensioni, fulminazione diretta ed indiretta.
  • CARRELLO DIESEL ALL'INTERNO
    All'interno dell'area di lavoro opera un carrello elevatore alimentato a combustibile, quale gasolio. Tale condizione, determina un'emissione nel locale di lavoro di agenti chimici pericolosi, quali gas di combustione, senza che questi possano essere convogliati efficacemente verso l'esterno. La situazione rappresenta anche una sorgente di rischio di incendio.
  • CARRELLO ELEVATORE
    Durante il sopralluogo si è rilevato:
    1) il carrellista utilizza il mezzo senza indossare le cinture di sicurezza;
    2) le chiavi del mezzo vengono lasciate inserite anche quando l'operatore lo abbandona, determinando il rischio che qualcuno, non incaricato dell'uso, conduca il mezzo mettendo a repentaglio la propria sicurezza e quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro;
    3) il girofaro non è in funzione;
    4) il cicalino della retromarcia non è udibile;
    5) il sedile del mezzo è in cattive condizioni.
  • CARRELLO ELEVATORE CHE TRASPORTA PIU' BANCALI IMPILATI.
    Durante il sopralluogo un addetto alla conduzione del carrello elevatore trasportava tre bancali impilati. Tale condizione, oltre a rendesse impossibile la visibilità nel verso di marcia, determina anche un possibile rischio di rovesciamento in avanti dei bancali con gravi rischi da investimento per eventuali persone a terra.
  • CARRELLO ELEVATORE CONDOTTO IN RETROMARCIA ANCHE QUANDO NON NECESSARIO
    Durante il sopralluogo si è rilevato che alcuni addetti alla conduzione del carrello andavano in retromarcia, nonostante il carico posto anteriormente non impedisse la visuale o trasportassero cassoni impilati che impedivano la vista e li obbligavano ad andare in retromarcia.
    Quando si conduce il carrello in retromarcia, il campo visivo dell'operatore è limitato rispetto alla marcia in avanti, determinando rischi elevati di investimento.
  • CARRELLO ELEVATORE PRIVO DI GIROFARO
    Durante il sopralluogo si è rilevato che un carrello elevatore era privo di girofaro. Questo è un dispositivo essenziale all'aumento della visibilità del mezzo e riduzione del rischio di investimento.
  • CARRELLO ELEVATORE USATO PER TRAINARE MATERIALE
    Durante il sopralluogo si è rilevato che un carrello elevatore aveva un cavo e un gancio collegati al perno posteriore. Il perno posteriore ha la funzione esclusiva di permettere di trainare il carrello in caso di guasto e, come previsto dal produttore, non permette invece di usare il carrello come mezzo per trainare materiale.
  • CARRELLO MANUALE CON RUOTA ROTTA
    Durante il sopralluogo è stato rilevato che un carrello presentava una ruota guasta che potrebbe determinare maggiore sforzo necessario per la movimentazione e rischi di caduta del materiale trasportato.
  • CARTEGGIATRICE A NASTRO
    La carteggiatrice a nastro presenta alcuni punti pericolosi non adeguatamente protetti. In particolare, si segnala il punto di contatto tra il nastro e gli alberi di rotazione non è segregato nonostante rappresenti un rischio significativo di impigliamento.
  • CARTELLO COVID ALL'INGRESSO MANCANTE
    All'ingresso del luogo di lavoro non è presente il cartello previsto riportante il comportamento da tenere al fine di ridurre il rischio di contagio.
  • CARTELLO COVID AREA BREAK MANCANTE
    All'ingresso dell'area break non è presente il cartello previsto riportante il comportamento da tenere al fine di ridurre il rischio di contagio.
  • CARTELLO COVID SERVIZI IGIENICI MANCANTE
    All'ingresso dei servizi igienici non è presente il cartello previsto riportante il comportamento da tenere al fine di ridurre il rischio di contagio. Inoltre, non è stato affisso il cartello riportante le modalità corrette per lavarsi le mani
  • CARTELLO DELLA CENTRALE TERMICA NON COMPLETO
    La segnaletica della centrale termica non è completa.
  • CARTELLO DIVIETO DI FUMARE
    La cartellonistica riportante il divieto di fumare all'interno dei locali risulta assente.
  • CARTELLO DIVIETO DI FUMARE COMPILATO IN MANIERA ERRATA
    Il cartello indicante il divieto di fumare riporta indicato, come nominativo dell'addetto al controllo, un lavoratore non più in forza.
  • CARTELLO DIVIETO DI FUMARE INSTALLATO NEL PUNTO SBAGLIATO
    La cartellonistica riportante il divieto di fumare all'interno dei locali risulta installata non all'accesso della struttura ma in un locale di servizio. Tale condizione non permette di ricordare, a coloro che accedono, il divieto applicabile.
  • CARTELLO DIVIETO DI FUMARE NON COMPILATO
    Il cartello indicante il divieto di fumare non riporta indicato il nominativo dell'addetto al controllo.
  • CARTELLO MESSA A TERRA SBIADITO
    I cartelli indicant i punti in cui sono situati i picchetti della messa a terra non sono più visibili in quanto sbiaditi.
  • CARTELLONISTICA AREE STOCCAGGIO BOMBOLE
    L'area di stoccaggio esterna delle bombole non presenta la caratteristiche di sicurezza necessarie.
  • CARTELLONISTICA SBIADITA
    Alcuni cartelli segnalatori non sono più visibili in quanto sbiaditi.
  • CARTELLO ORARIO DI LAVORO E CCNL MANCANTE
    Nel corso del sopralluogo non è stato individuato il cartello riportante l'orario di lavoro e l'estratto delle sanzioni disciplinari del CCNL applicato.
  • CARTELLO USCITA DI EMERGENZA ASSENTE
    L'uscita di emergenza non è segnalata. Manca il cartello indicante il punto di raccolta dove i presenti devono radunarsi in caso di evacuazione.
  • CASSETTA DELL'IDRANTE DANNEGGIATA
    Un urto ha provocato uno schiacciamento della cassetta dell'idrante che potrebbe aver danneggiato anche il materiale al suo interno.
  • CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO CON CONTENUTO NON IDONEO
    La cassetta del primo soccorso presente non contiene i presidi minimi previsti dalla normativa.
  • CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO CON CONTENUTO SCADUTO
    La cassetta del primo soccorso presente contiene presidi minimi scaduti.
  • CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO NON PRESENTE
    All'interno della struttura non è presente cassetta di primo soccorso. Tale condizione non permette di gestire correttamente eventuali medicazioni.
  • CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO NON SEGNALATA
    La cassetta di primo soccorso risulta priva del cartello di segnalazione.
  • CAVI DELLA MESSA A TERRA SENZA GUAINA COLORATA
    Alcuni tratti dei cavi di collegamento alla messa a terra non sono coperti con guaina protetiva con colori identificativi previsti. Tale condizione potrebbe provocarte danni a seguito di contatti diretti e non permette di identificare visivamente la
  • CAVI DI ALIMENTAZIONE DI APPARECCHI FISSI NON IN CANALINA
    I cavi di alimentazione di una o più attrezzature non sono protetti all'interno di apposita canalina.
  • CAVI FLESSIBILI DELL'ARIA COMPRESSA DI APPARECCHI FISSI
    Per alimentare alcune attrezzature ad aria compressa, il compressore è collegato a queste per mezzo di tubi flessibili che vengono fatti passare all'interno dell'ambiente di lavoro. Tale situazione non permette di escludere danni correlabili all'eventuale cedimento o fessurazione dei cavi flessibili.
  • CAVO DEL TELONE DELL'AUTOCARRO IN CATTIVO STATO
    Uno dei cavi che blocca il telone dell'autocarro è in cattivo stato. Essendo questi cavi in tensione, in caso di rottura potrebbero provocare danni alle persone vicine.
  • CAVO DI MESSA A TERRA CHE PASSA FUORI DALLA CANALINA
    Durante il sopralluogo è stato rilevato un tratto di cavo della mesaa a terra che passa fuori dalla canalina nel muro. Tale condizione, oltre a rappresentare una possibile sorgente di inciampo o impigliamento, facilità la possibilità di danneggiamenti del cavo stesso con conseguente riduzione della sua efficacia.
  • CESOIA A GHIGLIOTTINA NON A NORMA
    La cesoia a ghigliottina non presenta tutte le protezioni previste dalla norma, in particolare, nella parte posteriore, dove i lavoratori accedono a recuperare gli sfridi.
  • CESTA AUTOPRODOTTA NON A NORMA
    I lavoratori utilizzano una cesta autoprodotta per sollevare l'operatore e poter accedere ai ripiani più alti degli scaffali. La cesta presenta alcune criticità:
    1) non risulta saldamente ancorata alle forche per impedirne la fuoriuscita;
    2) un lato della cesta non è protetto con parapetto o concelletto di sicurezza;
    3) i lavoratori spostano la cesta con operatore sopra, espondendo lo stesso a gravi rischi di caduta;
    4) l'operatore non indossa imbragatura di sicurezza e non è addestrato al loro utilizzo.
  • CHIAVI DEI QUADRI E DEI SELETTORI APPESE
    Durante il sopralluogo, sono state rilevate chiavi appese ai quadri, per permetterne l'apertura, e inserite o appese ai selettori a chiave. Tale situazione permette a chiunque di potersi esporre a condizioni di rischio potenzialmente grave quali elettrocuzioni o contatto con organi in moto.
  • CHIAVI LASCIATE INSERITE NEI CARRELLI ELEVATORI
    Durante il sopralluogo si è rilevato che le chiavi del mezzo vengono lasciate inserite anche quando l'operatore lo abbandona, determinando il rischio che qualcuno, non incaricato dell'uso, conduca il mezzo mettendo a repentaglio la propria sicurezza e quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro.
  • CINGHIA PULEGGIA NON PROTETTA
    Il punto di contatto tra cinghia e puleggia rappresenta una situazione di rischio in caso di contatto con le dita tra i due o in caso di impigliamento. Per questo motivo, tale punto deve essere reso inaccessibile. E' stato rilevato che, invece, tale punto risulta accessibile al contatto.
  • COIBENTAZIONI IN CATTIVO STATO
    Le coibentazioni dei tiranti è in cattivo stato.
  • COLONNA ABBATTIMENTO POLVERI SCORRETTA IN RAPPORTO ALLA LAVORAZIONE
    Il sistema di abbattimento di un punto di emissione risulta in disaccordo con l'attuale tipologia di attività svolta dall'impianto.
  • COMANDO A PEDALE SENZA PROTEZIONE CONTRO LA PRESSIONE ACCIDENTALE
    Il comando a pedale era privo di protezione atta ad impedire la pressione accidentale e il conseguente avvio della macchina collegata senza motivo.
  • CONCESSIONE IN USO DI ATTREZZATURE
    La concessione in uso di attrezzature a lavoratori di altre aziende non viene effettuata nel rispetto di quanto previsto dalla normativa.
  • CONSERVAZIONE MEDICINALI SENZA HACCP
    I medicinali, così come i cibi e le bevande, sono soggetti a rischi legati al mancato rispetto delle norme di conservazione. Nonostante questo, l'azienda non ha attivato i necessari protocolli di controllo e analisi previsti dal regolamento HACCP.
  • CONTROSOFFITTATURA DA VERIFICARE
    Non è stato possibile verificare la stabilità della controsoffittatura e, in particolare, la stabilità dei sistemi di ancoraggio al soffitto.
  • CONTROSOFFITTATURA IN CATTIVE CONDIZIONI
    In diversi punti, la controsoffittatura dei locali risulta parzialmente rimossa, non presente o in cattive condizioni di manutenzione.
  • CONTROSOFFITTATURA USATA PER STOCCAGGIO MATERIALE
    Il controsoffitto viene utilizzato per stoccaggio di materiale. Tale condizione potrebbe rappresentante un rischio in quanto non è nota la portata del piano e le modalità di carico.
  • COPERTA ANTIFIAMMA
    Nel caso in cui le fiamme prendessero una persona, l'uso di mezzi di estinzione classici potrebbe risultare pericoloso per la persona o, quanto meno, scarsamente efficace. Nel caso di utilizzo su una persona di un estintore a polvere, si potrebbero verificare danni da infezione correlabili al contatto della carne viva con la polvere. Analogamente, l'uso di anidride carbonica su una persona, determina rischi gravi di ustioni da freddo.
    Nonostante questo, l'azienda non ha provveduto ad installare mezzi di estinzione adatti per intervenire sulle persone.
  • CORNICIONI E GRONDAIE PERICOLANTI
    La struttura, in alcuni punti, presenta gravi danni alla parte muraria quali cornicioni in grave stato di degrado, grondaie pericolanti ecc. Condizioni del genere possono rappresentare gravi rischi per tutti coloro che transitano sotto i punti a rischio.
  • CORRIMANO DELLA SCALA NON CONFORME
    Il corrimano della scala risulta non conforme alle norme tecniche. Inoltre, il corrimano è presente su un solo lato.
  • CORSIE DEI CARRELLI INGOMBRATE DA MATERIALE
    Durante il sopralluogo, sono stati rilevati materiali stoccati all'interno delle corsie di transito carrelli elevatori determinandone una riduzione della sezione del passaggio la cui conseguenza è che i carrelli devono occupare la corsia dei pedoni con il rischio di investimento per eventuali pedoni presenti.
  • CORSIE PEDONALI INGOMBRATE DA MATERIALE
    Durante il sopralluogo, sono stati rilevati materiali stoccati all'interno delle corsie di transito dei pedoni determinandone una riduzione della sezione del passaggio, oltre al rischio di urti. Si segnala, in particolare, la pericolosità della situazione in caso di emergenza.
  • CORSIE TRA GLI SCAFFALI INGOMBRATE DA MATERIALE
    Durante il sopralluogo, sono stati rilevati materiali stoccati all'interno delle corsie tra gli scaffali determinandone una riduzione della sezione del passaggio, oltre al rischio di urti e inciampamento. Si segnala, in particolare, la pericolosità della situazione in caso di emergenza.
  • CORSO DI PRIMO SOCCORSO SCADUTO
    La formazione di uno o più incaricati del primo soccorso risulta scaduta.
  • CREPE NEI MURI
    Alcune pareti dell'edificio presentano crepe nei muri che potrebbero indicare una stabilità statica non adeguata.
  • CUTTER CON LAMA ESTRATTA ANCHE SE NON IN USO
    Durante il sopralluogo si è rilevata la presenza di un cutter con lama estratta anche se l'attrezzo non era in uso. Tale condizione può presentare rischi in caso di caduta dell'attrezzo o in caso di contatto accidentale con la lama.
  • DATORE DI LAVORO CON FORMAZIONE SPP SCADUTA
    Sebbene i compiti del SPP vengano svolti direttamente dal datore di lavoro, questi non ha partecipato al corso di aggiornamento della formazione previsto dalla normativa.
  • DATORE DI LAVORO NON FORMATO PER SVOLGERE I COMPITI DI SPP
    Sebbene i compiti del SPP vengano svolti direttamente dal datore di lavoro, questi non ha ancora partecipato al corso di formazione previsto dalla normativa.
  • DATORI DI LAVORO MULTIPLI
    Dalla visura camerale si evince che più persone possono essere individuate come datore di lavoro ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 81/2008. Tale condizione può determinare l'applicazione di sanzioni multiple in caso di contestazione da parte dell'organo di vigilanza.
  • DEFIBRILLATORE NON PRESENTE DOVE SEGNALATO
    Una cassetta che dovrebbe ospitare il defibrillatore è vuota.
  • DESCRIVERE I COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE COORDINATORE
    Allo stato attuale, anche in assenza di prescrizioni normative specifiche, al medico competente coordinatore, non sono stati assegnati compiti specifici. L'assenza di tale definizione, potrebbe indurre comportamenti diversi dei medici.
  • DIRIGENTI NON FORMATI
    I lavoratori che, in base alla posizione che ricoprono all'interno dell'organizzazione, sono da considerarsi dirigenti non sono stati informati e formati circa le responsabilità in capo a loro e la valutazione dei rischi.
  • DISPOSITIVO DI AERAZIONE NON PULITO
    Il dispositivo utilizzando per aspirare l'aria dal locale risulta non pulito. Tale situazione fa sì che si crei, sulle alette del dispositivo, una matrice su cui possono depositarsi e proliferare i batteri che possono poi liberarsi in aria.
  • DISPOSITIVO DI ILLUMINAZIONE A RISCHIO DI CADUTA
    Un dispositivo di illuminazione non è più agganciato alla struttura determinando un rischio di caduta.
  • DIVIETO DI ACCESSO NON SUFFICIENTE
    Sebbene alcune aree siano ad accesso interdetto, l'accesso non viene sufficientemente impedito.
  • DOCCE NON A NORMA
    La piastrellatura delle pareti delle docce è inferiore a 2 metri. Questo può provocare deterioramento della superficie delle pareti.
  • DPI ACQUISTATI DAI LAVORATORI
    Durante il sopralluogo è stata evidenziato che alcuni lavoratori usano DPI acquistati da loro stessi. Tale situazione, se non correttamente gestita, potrebbe determinare rischi per i lavoratori e l'azienda.
  • DPI ACQUISTATI NON IDONEI
    Durante il sopralluogo è stata evidenziato che alcuni lavoratori usano DPI mon idonei acquistati dall'azienda. Tale situazione, presenta rischi legati al mancato funzionamento corretto degli stessi.
  • DPI NON CORRETTAMENTE IMMAGAZZINATI
    All'interno dell'azienda sono stati rilevati alcuni DPI (dispositivi di protezione individuale) non correttamente immagazzinati. Questa condizione determina una riduzione della loro capacità in quanto vengono maggiormente esposti agli agenti presenti in aria.
  • ELEMENTI SPORGENTI LUNGO LE VIE DI CIRCOLAZIONE
    Nel luogo indicato in foto, in prossimità della scala interna è stata rilevata una sporgenza all'altezza del piede che rappresenta un punto a rischio di urto e inciampo
  • ELEVATO CARICO DI INCENDIO
    All'interno del magazzino, al momento del sopralluogo, era presente un ingente quantitativo di materiale combustibile che potrebbe determinare un carico di incendio tale da determinare modifiche al fine di rispettare la normativa.
  • ELEVATO STOCCAGGIO DI MATERIALE IN LOCALE CHIUSO
    All'interno di un locale è stata stoccata una quantità elevata di materiale combustibile. In caso di incendio, si avrebbe un elevato sprigionarsi di energia.
  • ERGONOMIA DELLE ATTIVITÀ DA RIVEDERE
    Molte delle attività svolte in azienda presentano un elevato rischio ergonomico:
    1) le attività di carico delle assemblatrici hanno una frequenza tale da determinare, prevedibilmente, indici di rischio anche molto elevati;
    2) alcune attività di movimentazione manuale dei carichi, quali far sgocciolare l'olio dai pezzi assemblati e caricare la sabbiatrice, obbligano il lavoratore a ternere posture incongrue quali schiena piegata o carichi sollevati sopra le spalle.
  • ESTINTORE AD ANIDRIDE CARBONICA IN CUCINA
    All'interno della cucina è presente un estintore ad anidride carbonica. Tale tipologia di estintore portatile rappresenta un possibile rischio per i lavoratori in quanto fuoriesce un getto molto freddo (circa -70°C); inoltre, tale tipologia non permette di garantire un'efficace spegnimento di incendi di oli e materiali solidi.
  • ESTINTORE AD ANIDRIDE CARBONICA NELLA CENTRALE TERMICA
    All'interno della centrale termica è presente un estintore ad anidride carbonica che non presenta le caratteristiche adatte per il locale.
  • ESTINTORE AD ANIDRIDE CARBONICA VICINO A QUADRO ELETTRICO
    Nei pressi del quadro elettrico non è presente estintore ad anidride carbonica. Tale condizione fa sì che, in caso di incendio, gli operatori debbano utilizzare estintori a polveri che possono provocare anche danni irreversibili al quadro elettrico determinando la necessità di sostituirlo con costi anche elevati per l'azienda.
  • ESTINTORE A POLVERE IN CUCINA
    All'interno della cucina è presente un estintore a polvere. Tale tipologia di estintore portatile rappresenta un possibile rischio per le attrezzature presenti in quanto la polvere depositando può provocare mal funzionamenti.
  • ESTINTORE A TERRA
    Uno degli estintori presenti all'interno della struttura si trova poggiato a terra invece che essere appeso. Questo dimostra anche la mancata attuazione delle attività di Sorveglianza previste dalla normativa vigente, che avrebbero dovuto evidenziare questa situazione.
  • ESTINTORE CON GANCIO ROTTO
    Uno degli estintori presenti all'interno della struttura si trova poggiato a terra invece che essere appeso poichè il gancio è rotto.
  • ESTINTORE CON STAFFA CHE SI STA STACCANDO
    Uno degli estintori presenti all'interno della struttura ha la staffa che si sta staccando dal muro determinando un rischio di caduta dell'estintore e schiacciamento.
  • ESTINTORE CON VETRO DEL MANOMETRO ROTTO
    Uno degli estintori presenti all'interno della struttura presenta vetrino di protezione del manometro rotto. Questo potrebbe inficiarne il funzionamento e non segnalare eventuali situazioni di svuotamento.
  • ESTINTORE MANCANTE IN CUCINA
    All'interno della cucina non è presente l'estintore indicato in planimetria.
  • ESTINTORE NON PRESENTE DOVE SEGNALATO
    Uno degli estintori non era agganciato alla propria staffa.
  • ESTINTORE PORTATILE MONTATO TROPPO IN ALTO
    L'estintore portatile presente era installato ad un'altezza tale da rendere scarsamente agevole l'utilizzo. Tale condizione, potrebbe anche provocare danni a seguito di caduta dell'estintore in caso di errori nella presa.
  • ESTINTORE POSIZIONATO NEL PUNTO SBAGLIATO
    L'estintore portatile è posizionato in luogo non adatto in quanto non si trova lungo la via di esodo. Nel caso in cui un operatore dovesse intervenire in caso di incendio, raggiungendo l'estintore l'operatore si metterebbe in una grave situazione di rischio.
    Questa condizione dimostra anche la mancata Sorveglianza prevista dalle norme tecniche che, prevede, anche questo controllo sulla posizione.
  • ESTINTORE PRIVO DI CARTELLINO
    Durante il sopralluogo è stato individuato un estintore privo del cartellino su cui vengono annotati i controlli.
  • ESTINTORE PRIVO DI SIGILLO
    Durante il sopralluogo è stato individuato un estintore privo del sigillo che garantisce che l'estintore non è mi stato usato.
  • ESTINTORE SCARICO
    Nonostante sia stato sottoposto ai controlli periodici, uno degli estintori risultava scarico.
  • ESTINTORI CON CONTROLLI SCADUTI
    Il controllo periodico semestrale sugli estintori risulta scaduto
  • ESTINTORI NON CONTROLLATI
    Gli estintori risultano privi dei controlli semestrali effettuati da personale esperto.
  • ESTINTORI NON PRESENTI
    All'interno del luogo di lavoro non sono presenti estintori
  • ESTINTORI NON SEGNALATI
    Alcuni estintori sono privi del cartello di segnalazione.
  • ESTINTORI RIMOSSI DALLE STAFFE
    All'interno dell'edificio, alcuni estintori non si trovavano più appesi alle loro staffe.
  • ESTINTORI SOLO AD ANIDRIDE CARBONICA
    All'interno dei locali sono presenti solo estintori ad anidride carbonica non adatti allo spegnimento di alcune tipologie di materiale presente (carta, legno).
  • FILTRO PER MASCHERA SCADUTO
    Il filtro da montare sulla semimaschera facciale è scaduto non garantendo più il suo corretto funzionamento.
  • FINESTRA NEL FILTRO A PROVA DI FUMO NON ACCESSIBILE
    La finestra che si trova nel filtro a prova di fumo non risulta accessibile impedendone l'apertura in caso di incendio. Il filtro a prova di fumo serve a rallentare la dispersione di fumo negli altri compartimenti mediante due porte tagliafuoco che separano un locale dotato di aerazione (naturale o forzata) finalizzata ad allontanare il fumo che dovesse entrare nel filtro. L'impossibilità di aprire la finestra determina la non funzionalità completa del filtro e, quindi, il passaggioo di fumo da un compartimento all'altro.
  • FINESTRE NON APRIBILI
    Le finestre presenti all'interno di alcuni locali risultano non facilmente apribili in quanto situate ad altezza elevata non raggiungibile da terra. L'unico modo di aprirle al momento è salire su una scala, esponendosi così al rischio di caduta, o usare dispositivi e aprire ad urto le maniglie, determinando un possibile rischio per l'operatore.
  • FISSAGGIO PORTA TAGLIAFUOCO E TELAIO
    La porta tagliafuoco presenta delle problematiche relative al fissaggio fra il telaio della porta stessa e il muro che la ospita. Tale condizione pregiudica il corretto funzionamento della porta.
  • FORMAZIONE ADDETTI USO ATTREZZATURE SPECIFICHE
    I lavoratori che usano alcune attrezzature specifiche non sono stati adeguatamente formati per l'uso in sicurezza. In particolare, in azienda, sono presenti le seguenti attrezzature specifiche:
    1) piattaforme di lavoro mobili elevabili;
    2) gru a torre;
    3) gru mobile;
    4) gru per autocarro;
    5) carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo;
    6) trattori agricoli o forestali;
    7) macchine movimento terra;
    8) pompa per calcestruzzo.
  • FORMAZIONE ADDETTI USO CARROPONTE
    Non vi è evidenza che i lavoratori, incaricati dell'uso del carroponte, siano adeguatamente formati e addestrati in merito all'uso in sicurezza dell'attrezzatura specifica.
  • FORMAZIONE PES/PAV MANCANTE
    I lavoratori dell'azienda svolgono lavori elettrici (tutti i lavori su impianti elettrici , ad essi connesse e vicino ad essi. Interventi su impianti elettrici ed attrezzature elettriche con accesso a parti attive) senza aver ricevuto adeguata formazione.
  • FORNO ELETTRICO SOTTO IL RUBINETTO
    Il forno a micronde installato nel locale mensa è sistemato sotto il rubinetto; in caso di apertura accidentale o perdita dallo stesso, si potrebbero avere gravi danni elettrici e rischio di innesco di incendi.
  • FOSSA ATTORNO ALLE PRESSE NON PROTETTA
    La fossa, all'interno della quale è installata la pressa, risulta non del tutto protetta contro la caduta all'interno.
  • FRESATRICE NON A NOMA
    La fresa presente è priva di protezioni atte ad impedire il contatto con la punta in funzione e per proteggere il lavoratore da eventuali proiezioni.
  • FUMI DI COMBUSTIONE DA AUTOVEICOLI
    All'interno dei locali vengono lasciati accesi, ai fini della verifica del loro funzinamento, mezzi con motore a combustione interna. A causa di questo, all'interno possono disperdersi gas di combustione anche pericolosi quali ossidi di carbonio e prodotti incombusti, quali il benzene. Questi prodotti chimici rappresentano un gravissimo rischio per i lavoratori esposti.
  • FUNI E CATENE NON CONTROLLATE
    Le funi e le catene presenti in azienda non vengono controllate periodicamente come prevede la normativa.
  • GANCIO CARROPONTE A MEZZ'ARIA
    Durante il sopralluogo era presente un gancio collegato ad un carroponte lasciato a mezza altezza, anche se non al momento utilizzato. Tale situazione può presentare pericoli derivanti da urti accidentali, anche con materiale trasportato, e conseguente effetto pendolo, che può provocare danni.
  • GANCIO CON DISPOSITIVO DI SICUREZZA FUORIUSCITO
    Durante il sopralluogo è stato rilevato un gancio con un dispositivo di sicurezza fuoriuscito dalla sua sede. Questo determina una sostanziale non funzionalità di questa sicurezza e, quindi, una rischio di perdita dell'aggancio del materiale.
  • GANCIO PRIVO DI DISPOSITIVO DI SICUREZZA
    Durante il sopralluogo è stato rilevato un gancio privo drl dispositivo di sicurezza fuoriuscito dalla sua sede. Questo determina un sostanziale rischio di perdita dell'aggancio del materiale.
  • GENERATORE DI CALORE VICINO A MATERIALE COMBUSTIBILE
    In ufficio era presente una stufetta elettrica appoggiata sopra un cartone di risme di carta. Tale condizione rappresenta un rischio a causa del surriscaldamento del materiale combustibile.
  • GIROFARO DEL CARRELLO ELEVATORE NON FUNZIONANTE
    Durante il sopralluogo si è rilevato che uno o più carrelli avevano il girofaro non è funzione. Questo è un dispositivo essenziale all'aumento della visibilità del mezzo e riduzione del rischio di investimento.
  • GRADINI SENZA STRISCIA ANTISCIVOLO
    La scala interna risulta non essere antiscivolo.
  • GRADINO LESIONATO
    Il bordo di un gradino è lesionato. Tale situazione può rappresentare un rischio, in particolare, nel caso di caduta e urto contro il punto in cui si è creata la lesione.
  • GUANTI ANTIACIDO NON PRESENTI
    Al momento del sopralluogo, non erano presenti guanti protettivi pesanti da indossarsi al momento della manipolazione, anche solo accidentale, di prodotti corrosivi.
  • GUANTI IN LATTICE
    L'uso di guanti in lattice a seguito di prolungata esposizione può determinare sensibilizzazione al materiale e, quindi, gravi rischi per la salute delle persone.
  • IDRANTE A COLONNA NON SEGNALATO
    Si segnala l'assenza della cartellonistica indicante la posizione dell'idrante a colonna, necessaria ad evidenziarne la posizione e garantirne l'utilizzo in caso di emergenza.
  • IDRANTE A COLONNA SENZA ACCESSORI
    Gli idranti a colonna sono privi delle attrezzature necessarie al loro effettivo utilizzo, quali manichette flessibili e lance. Mancando questi dispositivi, gli idranti a colonna possono essere impiegati esclusivamente dai Vigili del Fuoco, in possesso delle manichette da collegare e della chiave di apertura.
  • IDRANTE A COLONNA SENZA MANICHETTA E SENZA CARTELLI
    Gli idranti a colonna sono privi delle attrezzature necessarie al loro effettivo utilizzo, quali manichette flessibili e lance. Mancando questi dispositivi, gli idranti a colonna possono essere impiegati esclusivamente dai Vigili del Fuoco, in possesso delle manichette da collegare e della chiave di apertura.
    Si segnala, inoltre, l'assenza della cartellonistica indicante la posizione dell'idrante.
  • IDRANTE A COLONNA SOPRASUOLO NON PROTETTO CONTRO GLI URTI
    L'idrante a colonna si trova ne mezzo di un'area dove transitano anche mezzi. Tale condizione non permette di escludere la possibilità che i mezzi stessi lo urtino danneggiandolo o posteggino in modo da renderlo non facilmente accessibile.
  • IDRANTE A MURO SENZA ACCESSORI
    Gli idranti a muro sono privi delle attrezzature necessarie al loro effettivo utilizzo, quali manichette flessibili, lance e selle su cui appoggiare le manichette. Mancando questi dispositivi, gli idranti possono essere impiegati esclusivamente dai Vigili del Fuoco, in possesso delle manichette da collegare. Si segnala, inoltre, l'assenza della cartellonistica indicante la posizione dell'idrante e del vetro di protezione.
  • IDRANTE A MURO SENZA SELLA
    Gli idranti a muro sono privi della sella su cui appoggiare la manichetta. Questo potrebbe comportare una errata compressione della tubazione flessibile.
  • IDRANTE CON LANCE IN OTTONE
    All'interno della struttura sono presenti idranti con lance in ottone che non permettono la regolazione del flusso quindi l'uso in maniera agevole.
  • IDRANTE NON SEGNALATO
    All'interno della struttura sono presenti idranti non adeguatamente segnalati.
  • IDRANTE NON SEGNALATO E LANCE IN OTTONE
    All'interno della struttura sono presenti idranti non adeguatamente segnalati. Inoltre, sono presenti lance in ottone e il vetro di protezione della cassetta non è antischeggia, determinando rischi per i lavoratori in caso di rottura.
  • IDRANTE PRIVO DI CARTELLINO
    Durante il sopralluogo è stato individuato un idrante privo del cartellino su cui vengono annotati i controlli.
  • IDRANTI NON CONTROLLATI
    Uno o più idranti risultano privi dei controlli semestrali effettuati da personale esperto.
  • ILLUMINAZIONE DEI LOCALI
    L'illuminazione dei locali e delle postazioni potrebbe risultare non idonea.
  • ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA NON CONTROLLATA
    Si segnala che non si provvede al controllo periodico del funzionamento delle luci di emergenza. Tale condizione potrebbe, in caso di emergenza, determinare la scarsa visibilità delle vie di esodo e, quindi, determinare danni alle persone durante l'evacuazione.
  • ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA NON PRESENTE
    Alcuni locali / La struttura sono privi di sistemi di illuminazione di emergenza che permettano la visione adeguata in caso di interruzione dell'alimentazione elettrica.
  • IMPIANTO AERAZIONE E CONDIZIONAMENTO NON CONTROLLATO
    L'impianto di aerazione forzata non è sottoposto ai controlli e alla manutenzione prevista. Una scarsa manutenzione di questi impianti può indurre la formazione di colonie di agenti biologici in quantità tali da poter essere pericolosi per la salute dei lavoratori. Inoltre, gli impianti di condizionamento contengono gas pericolosi sia per la salute delle persone che per l'ambiente.
  • IMPIANTO DI ARIA COMPRESSA: CONTROLLI
    Gli impianti di aria compressa devono essere sottoposti a regolari controlli e verifiche. I compressori, spesso, utilizzano gas fluorurati al loro interno. Questi gas sono pericolosi per l'ambiente e vanno sottoposti a regolari controlli per ridurne l'emissione.
  • IMPIANTO DI ASPIRAZIONE PER SALDATURA SENZA AUTORIZZAZIONE
    L'impianto di aspirazione dell'area saldatura, prevede punti di emissione all'esterno che, però, sono privi delle autorizzazioni necessarie.
  • IMPIANTO ELETTRICO NON A NORMA
    L'impianto elettrico dell'edificio risulta non essere in buono stato.
  • INFILTRAZIONI A PARETE
    A causa di infiltrazioni dalle pareti, l'intonaco risulta danneggiato e potrebbe cadere; inoltre, non è più garantita la stabilità originale della parete stessa.
  • INFILTRAZIONI DAL SOFFITTO
    A causa di infiltrazioni dal soffitto, piove all'interno dei locali. Per evitare questo è stato anche installato un telo impermeabile. Tale condizione potrebbe anche comportare la perdita di parte della capacità strutturale.
  • INSONORIZZAZIONE IMPIANTO TRATTAMENTO ARIA
    L'impianto di trattamento aria risulta essere priva di schermi atti ad attenuare l'emissione sonora.
  • INTERFERENZE TRA PIU' ATTIVITA'
    Nello svolgimento del lavoro, sono presenti cosiddetti rischi interferenziali, tra cui:
    1)
  • INTERRUTTORE SENZA MASCHERA
    Durante il sopralluogo è stato individuato un interruttore a parete privo della maschera di protezione. Tale condizione potrebbe permettere il contatto con punti in tensione dell'interruttore stesso.
  • INTERRUTTORE SENZA SPORTELLO
    Alcuni interruttori presentavano schermo rotto o rimosso determinando una minore protezione rispetto a quanto progettato (liquidi e solidi).
  • INTONACO IN CATTIVO STATO
    A causa di infiltrazioni o di mancanza di manutenzione, in alcuni punti l'intonaco risulta danneggiato e/o scrostato; inoltre, potrebbe non più essere garantita la stabilità originale della parete stessa.
  • ISTRUZIONI ANTINCENDIO
    Nei pressi dell'interfono risultano assenti le istruzioni da seguire in caso di incendio.
  • LAVABO PRIVO DI COMANDI A PEDALE
    Alcuni dei lavabi presenti risultano privi del comando a pedale necessario a ridurre al minimo la contaminazione tra utenti.
  • LAVORO ISOLATO
    Alcune fasi di lavoro vengono svolte da personale isolato in locali specifici. In caso di malore o infortunio, questo determina l'impossibilità di procedere al tempestivo soccorso dell'operatore.
  • LAVORO SOLITARIO IN NEGOZIO
    In alcune fasce orarie, in negozio è presente un solo lavoratore. In caso di malore o infortunio, questo determina l'impossibilità di procedere al tempestivo soccorso dell'operatore.
  • LOCALE DOCCIA NON A NORMA
    La doccia risulta priva di porta o tenda necessaria per il decoro di chi la usa. Lo stato di pulizia della stessa risulta insufficiente.
  • LOCALI CON CARICO DI INCENDIO TROPPO ELEVATO
    Il deposito di materiale può determinare un aumento del carico di incendio per metro quadrato, facendo sì che le misure adottate siano insufficienti rispetto a quanto presente.
  • LOCALI DI LAVORO PRIVI DI ILLUMINAZIONE NATURALE
    Alcuni locali di lavoro, sono privi di illuminazione naturale, nonostante l'attività di lavoro non lo richieda e non si tratti di locali interrati.
  • LOCALI INTERRATI
    È necessario verificare che i locali interrati siano provvisti di deroga.
  • LOCALI INTERRATI PRIVI DI DEROGA ASL
    I locali interrati sono sprovvisti deroga dell'ASL per l'utilizzo come luoghi di lavoro.
  • LOCALI NON PRESIDIATI SENZA RILEVATORI
    All'interno degli archivi vi è un certo carico di incendio e, inoltre, risultano non essere presidiati. In queste condizioni, non si può escludere la possibilità che eventuali incendi, nell'impossibilità di individuarli tempestivamente, possano evolvere provocando gravi danni.
  • LOCALI USATI NON CONFORMEMENTE ALLA DESTINAZIONE D'USO
    Alcuni locali vengono impiegati in maniera difforme da quanto previsto dalla destinazione d'uso. Questo non permette di garantire che le caratteristiche dei locali siano conformi alla loro reale destinazione d'uso.
  • LUCE GUASTA
    Una delle luci all'interno dei locali era guasta. Tale condizione può determinare rischi legati alla scarsa visibilità.
  • LUCI DI EMERGENZA NON CONTROLLATE
    I dispositivi per l'illuminazione d'emergenza, a seguito di cariche prolungate, possono non tenere più la carica e risultare inutili. Tuttavia, l'azienda non ha provveduto a sottoporre gli stessi dispositivi a controlli periodici volti ad evitare condizioni di questo tipo.
  • LUCI SENZA SCHERMI
    I neon sono privi di schermi che, in caso di loro rottura, possano permettere la caduta di materiale e provocare danni a persone che dovessero trovarsi a transitare o stazionare sotto la luce.
  • MACCHINARI NON IN USO
    Alcuni macchinari non più utilizzati sono ancora dotati di prese elettriche e quindi potenzialmente utilizzabili.
  • MACCHINARIO PRIVO DI PULSANTE DI EMERGENZA
    Un macchinario risulta privo di pulsante di emergenza. Questa mancanza determina l'impossibilità di arrestare la macchina in caso di incidente.
  • MACCHINARI PER L'ASSEMBLAGGIO NON A NORMA
    I macchinari impiegati per l’assemblaggio presentano pericoli legati, per lo più, al contatto con punte in rotazione o schiacciamento per pressione. I suddetti punti risultano non adeguatamente protetti. Alcuni macchinari sono privi del pulsante di emergenza.
  • MACCHINE MODIFICATE
    Alcune macchine sono state modificate (es. modifica del quadro di alimentazione); questo determina una nuova messa in servizio ad opera di colui che ha modifica le diverse macchine. Tuttavia, non si è provveduto ad espletare quanto previsto dalla Direttiva Macchine.
  • MACCHINE NON MARCATE CE E NON VERIFICATE
    Sono presenti alcune macchine che, essendo prodotte prima del 1996, sono prive di marcatura CE ma non vi è evidenza di avvenuta verifica di conformità all'allegato V e VI D.Lgs. 81/2008
  • MANCA CARTELLO RIPORTANTE DIVIETO DI RIPARAZIONE O REGISTRAZIONE
    La macchina _________________________ è priva del cartello riportante il divieto di riparazione o registrazione quando gli organi sono in moto
  • MANCA EVIDENZA DELLA COMUNICAZIONE DELL'RLS ALL'INAIL
    Sebbene sia stato eletto l'RLS non vi è evidenza dell'avvenuta comunicazione del suo nominativo all'INAIL
  • MANCA LA GRIGLIA NELLA PORTA
    Nonostante il WC sia aerato mediante aspirazione, la porta è priva della griglia. Tale condizione potrebbe determinare una riduzione della differenza di pressione con conseguente riduzione dell'efficacia del funzionamento dell'aspirazione stessa.
  • MANCA L'ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
    All'interno dell'azienda non è presente illuminazione di emergenza atta a permettere l'evacuazione in sicurezza dai locali in caso di assenza dell'alimentazione elettrica principale.
  • MANCA L'ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA ESTERNA SULLE VIE DI ESODO
    I percorsi di esodo esterni sono privi di dispositivi di illuminazione di emergenza che riduca il rischio di infortuni durante la fruizione.
  • MANCA L'RLS
    All'interno dell'azienda non è stato individuato un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
  • MANCA MEDICO COMPETENTE
    Nonostante l'attività di lavoro presenti diversi rischi per i quali si rende necessaria la visita medica dei lavoratori, non è ancora stato nominato il medico competente.
  • MANCANO DPI PER MANUTENTORI
    I manutentori risultano sprovvisti di dispositivi di protezione individuale (DPI), quali ad esempio i gambali di protezione.
  • MANCANO LE SCHEDE DATI DI SICUREZZA DEI PRODOTTI CHIMICI
    I prodotti chimici presenti in azienda non sono accompagnati dalle relative schede dati di sicurezza.
  • MANCANZA DEL CONTROLLO DEL RADON
    Risulta assente la verifica della quantità di radon presente all'interno dei locali interrati.
  • MANCANZA DELLA PLANIMETRIA DI EVACUAZIONE
    Non sono state affisse le planimetrie di evacuazione all'interno dell'area di lavoro.
  • MANCANZA DI PARAPETTO
    La ______________________ risulta priva di parapetto.
  • MANCANZA LOCALI OFFICINA O SPOGLIATOIO
    Non sono presenti locali adibiti ad officina e locali adibiti a spogliatoio per i manutentori.
  • MANCA RILEVATORE FUGHE DI GAS
    In prossimità dei fuochi, non è presente rilevatore di fughe di gas metano.
  • MANCATA EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI ALCOOL E DROGHE PER CARRELLISTI
    Alcuni lavoratori addetti alla guida di carrelli elevatori non vengono sottoposti a sorveglianza sanitaria mirata all'esclusione di patologie di alcoldipendenza e uso sostanze stupefacenti.
  • MANCATA FORMAZIONE DEI LAVORATORI
    I lavoratori dell'azienda non sono stati formati in materia di sicurezza e salute dei lavoratori.
  • MANCATA FORNITURA DEL DUVRI DA PARTE DEL COMMITTENTE
    il committente non ha provveduto a fornire copia del Documento Unico di Valutazione dei rischi da interferenza nè vi è evidenza dell'avvenuta richiesta di fornitura da parte dell'appaltatore.
  • MANCATA GESTIONE DEI LAVORI IN APPALTO
    L'azienda non attua una procedura di gestione dei lavori in appalto, in accordo con l'art. 26 del D.Lgs. 81/2008.
  • MANCATA NOMINA DEI LAVORATORI INCARICATI DELLE EMERGENZE
    Gli incaricati del primo soccorso e antincendio risulta non essere stati formalmente nominati.
  • MANCATA NOMINA E FORMAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELLE EMERGENZE
    Gli incaricati del primo soccorso e antincendio risulta non essere stati nominati.
  • MANCATA TARATURA DEGLI STRUMENTI PRIMARI
    Gli strumenti, individuati come primari dall'organizzazione, non sono stati sottoposti alla taratura periodica prevista. Questo, determina un rischio di scarsa affidabilità delle misure effettuate.
  • MANCATA VERBALIZZAZIONE DEL SOPRALLUOGO DEL MEDICO COMPETENTE
    Sebbene il medico competente abbia effettuato il sopralluogo con le periodicità previste dal protocollo sanitario, questo non è ancora pervenuto al datore di lavoro.
  • MANCATA VERIFICA DELLE ATTREZZATURE
    Le per le quali è prevista la verifica periodica non sono state sottoposte ai controlli previsti dalla normativa.
  • MANCATO USO DELLE CINTURE NELLA CONDUZIONE DEI CARRELLI ELEVATORI
    Durante il sopralluogo si è rilevato che i carrellisti utilizzano il mezzo senza indossare le cinture di sicurezza.
  • MANCATO USO DELLE CINTURE NELLA CONDUZIONE DEI FURGONI
    Durante il sopralluogo si è rilevato che alcuni autisti utilizzavano il mezzo senza indossare le cinture di sicurezza.
    Esempio, autista furgone 124
  • MANCATO USO DEL TESSERINO
    I lavoratori dell'azienda, sebbene stiano operando in appalto, al momento del sopralluogo non indossavano il prescritto tesserino di riconoscimento.
  • MANCATO USO DPI
    Uno o più lavoratori, durante il sopralluogo non indossavano i prescritti dispositivi di protezione individuale; questa situazione potrebbe rappresentare una condizione di grave rischio.
  • MANCATO USO MASCHERINE
    Uno o più lavoratori, durante il sopralluogo non indossavano le mascherine protettive; questa situazione potrebbe rappresentare una condizione di grave rischio di contagio oltre a determinare un maggior numero di casi di contatto stretto.
  • MANCA VISITA MEDICA
    Nonostante l'attività di lavoro presenti diversi rischi per i quali si rende necessaria la visita medica dei lavoratori, questa non è ancora stata effettuata.
  • MANICHETTA ANTINCENDIO NON CONTROLLATA
    La manichetta collegata agli idranti non viene regolarmente controllata al fine di verificarne il corretto funzionamento.
  • MANIGLIA PORTA IN CATTIVO STATO
    Durante il sopralluogo si è rilevato che, la maniglia di una porta, era stata sostituita con una leva per valvole idrauliche, prevedibilmente, a seguito della rottura della maniglia originale.
  • MANIGLIONE ANTIPANICO GUASTO
    Il maniglione antipanico risulta essere guasto, compromettendo la sua funzionalità in caso di emergenza.
  • MANIGLIONE ANTIPANICO NON MARCATO CE
    I maniglioni antipanico sono privi della marcatura di conformità prevista dalla normativa.
  • MARTELLO CON GAMBO IN METALLO SALDATO
    In reparto era presente un martello privo del suo gambo originario in legno ma con un profilato metallico saldato alla testa. Questa modifica, oltre a non essere accettabile a livello normativo, determina un rischio molto più elevato legato alla trasmissione delle vibrazioni al sistema mano braccio.
  • MATERIALE CHE INGOMBRA LE VIE DI CIRCOLAZIONE
    Durante il sopralluogo, sono stati in più punti la presenza di materiale da intralcio alla circolazione: scale, corsie di servizio agli scaffali e normali corridoi di passaggio. Ciò determinandone una riduzione della sezione del passaggio, oltre al rischio di urti. Si segnala, in particolare, la pericolosità della situazione in caso di emergenza.
  • MATERIALE COMBUSTIBILE STOCCATO SOTTO LA SCALA ANTINCENDIO
    Sotto la scala antincendio esterna, è stato stoccato materiale combustibile. Tale condizione, in caso di innesco della catasta, determina gravi rischi per chi percorre la scala per evacuare o ne impedisce l'utilizzo.
  • MATERIALE COMBUSTIBILE VICINO A CORPO ILLUMINANTE
    E' stato rilevato materiale sistemato vicino a copri illuminanti. Tale condizione rappresenta un rischio a causa del surriscaldamento del materiale combustibile. Inoltre, riduce l'illuminazione del locale determinando rischi di urti e inciampamenti.
  • MATERIALE ESTRANEO IN LOCALI
    All'interno di alcuni locali sono presenti materiali non necessari all'attività.
  • MATERIALE IMPILATO
    Durante il sopralluogo sono stati rilevati impilamenti eccessivi di materiale che, a causa dell'altezza del baricentro, possono presentare scarsa stabilità e, cadendo, essere causa di danni alle persone.
  • MATERIALE NON STOCCATO CORRETTAMENTE
    Durante il sopralluogo è staro rilevato del materiale non correttamente stoccato tale da rendere difficoltosa la reperibilità dello stesso da parte dell' operatore soggetto a possibili inciampi e urti e schiacciamenti. Lo stesso materiale inoltre riduce lo spazio destinato al passaggio dell'operatore e ciò rappresenta un pericolo per le situazioni di emergenza nelle quali il passaggio risulterebbe ostruito
  • MATERIALE SPORGENTE DA SCAFFALE
    Il materiale stoccato sugli scaffali, in quanto sporgente rispetto al piano degli scaffali stessi in corrispondenza del livello più basso, rappresenta un rischio per eventuali urti o inciampi da parte del personale in magazzino
  • MATERIALE STOCCATO AD ALTEZZA ILLUMINAZIONE
    In magazzino alcuni prodotti vengono stoccati ad altezza dei dispositivi di illuminazione diventando pericolosi al momento dell'inserimento o estrazione.
  • MATERIALE STOCCATO ALL'INTERNO DEL FILTRO A PROVA DI FUMO
    All'interno del filtro a prova di fumo è stato stoccato materiale combustibile. Tale condizione, in caso di innesco della catasta, determina gravi rischi per chi percorre la via di esodo per evacuare o ne impedisce l'utilizzo.
  • MATERIALE STOCCATO VERTICALMENTE CON RISCHIO ROVESCIAMENTO
    Il materiale che viene stoccato verticalmente, potrebbe ribaltarsi provocando danni anche gravi.
  • MEDICINALI NELLA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO
    All'interno della cassetta di primo soccorso erano presenti, al momento del sopralluogo, anche medicinali non prescritti dalla normativa.
  • MESSA A TERRA PRIVA DELLA DENUNCIA
    Non vi è evidenza dell'avvenuta denuncia dell'impianto di messa a terra.
  • MESSA IN LINEA DI PIU' MACCHINE
    Alcune macchine sono state unite a fornire un insieme. Questo determina una nuova messa in servizio ad opera di colui che ha unito le diverse macchine. Tuttavia, non si è provveduto ad espletare quanto previsto dalla Direttiva Macchine.
  • MEZZI DI ESTINZIONE NON ACCESSIBILI
    L'accesso ad alcuni mezzi di estinzione incendio è parzialmente impedito o reso difficoltoso dalla presenza di materiale.
  • MEZZO ANTINCENDIO FUORI SERVIZIO
    Uno dei mezzi antincendio risulta fuori servizio determinando una riduzione della capacità di intervento in caso di incendio.
  • MEZZO PRIVO DI PACCHETTO DI MEDICAZIONE
    All'interno dei mezzi non sono presenti pacchetti di medicazione.
  • MICROINTERRUTTORE GUASTO O ESLUSO
    Il microinterruttore della macchina risulta guasto o escluso: infatti, nonostante il portello sia aperto, la macchina continua a funzionare.
  • MODALITA' SBAGLIATE DI SMALTIMENTO DEI MEDICINALI SCADUTI
    Parlando con il personale è emerso che i medicinali scaduti e i residui degli interventi di primo soccorso, vengono consegnati ad una farmacia per lo smaltimento. Tale condizione non è conforme alla normativa.
  • MOLA FISSA NON A NORMA
    La mola fissa presente in azienda risulta non a norma a causa di:
    1) la mola non è saldamente ancorata a terra e potrebbe, pertanto, ribaltarsi;
    2) mancano i cartelli previsti per questa tipologia di attrezzatura;
    3) mancano gli schermi di protezione contro le proiezioni di materiale;
    4) mancano i piani poggiapezzo per impedire che il pezzo venga trascinato;
    5) i dischi sono privi delle protezioni laterali;
    6) non è presente il pulsante di emergenza.
  • MONTACARICHI SENZA INDICAZIONE DELLA PORTATA
    Il montacarichi presente è privo della targhetta riportante la portata massima ammissibile.
  • MONTANTI DEGLI SCAFFALI DANNEGGIATI
    Durante il sopralluogo sono stati rilevati alcuni montanti di scaffali danneggiati, presumibilmente, per contatto con i carrelli elevatori. Tale situazione, se non sanata, potrebbe determinare una perdita di resistenza strutturale e una riduzione della portata che può sopportare lo scaffale.
  • MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI NON ADEGUATAMENTE VALUTATA
    All'interno dell'attività lavorativa vengono svolte operazioni di movimentazione manuale dei carichi. La valutazione attuale risulta non del tutto soddisfacente.
  • MULTIPLA APPESA AL PROPRIO CAVO
    Durante il sopralluogo è stata rilevata una multipla tenuta appesa con il suo stesso cavo arrotolato.
    Questo può provocare cedimenti della connessione del cavo alla multipla stessa.
  • MULTIPLA A RISCHIO DI SOVRACCARICO
    Una delle multiple presenti viene usata per collegare attrezzature a elevato assorbimento di corrente. Questo determina un rischio di sovraccarico per superamento dei valori massimi previsti per la multipla e la presa a cui la multipla viene collegata.
  • MULTIPLE A TERRA
    Durante il sopralluogo si è evidenziato la presenza di multiple a terra a cui sono collegate diverse attrezzature. Tale condizione potrebbe determinare rischi in questi casi:
    1) versamento a terra di liquidi, oppure situazioni di allagamento improvviso dei locali;
    2) sovraccarico derivante dal collegamento di un numero eccessivo di carichi sulla stessa utenza.
  • MULTIPLE, RIDUTTORI, PROLUNGHE SU PRESA INTERBLOCCATA
    Durante il sopralluogo si è evidenziato l'uso di multiple, prolunghe e/o riduttori collegate su prese interbloccate.
    Le prese interbloccate sono sistemi di sicurezza atti ad impedire la formazione di archi elettrici all'inserimento e disinserimento di spine elettriche aventi potenza elevata. Tale sicurezza è determinata dal fatto che, a monte della presa è presente un interruttore che, in assenza di spina inserita, non permette l'alimentazione ai poli della presa e, analogamente, in caso di alimentazione, non permette di estrarre la spina. L'uso di multiple, prolunghe e/o riduttori, sostanzialmente, permette di eludere questo sistema in quanto le spine possono essere inserite e disinserite senza dover agire sull'interruttore.
  • NON C'E' EVIDENZA DELL'AVVENUTA COMUNICAZIONE FGAS
    In azienda, non c'è evidenza che l'azienda incaricata della manutenzione degli impianti di condizionamento, abbia effettuato la comunicazione annuale.
  • NUMERO INSUFFICIENTE DI LAVORATORI INCARICATI DELLE EMERGENZE
    E' stato evidenziato che si è provveduto alla nomina di un solo incaricato alle emergenze. Questo non permette di garantire la presenza continua di addetti adeguatamente formati per la gestione delle situazioni di emergenza.
  • OBBLIGO DI PROCEDERE A PASSO D'UOMO
    Sono assenti i cartelli indicanti l'obbligo di procedere a passo d'uomo.
  • ORGANIGRAMMA INCOMPLETO
    L'organigramma affisso non riporta indicati i nominativi di tutte le figure previste.
  • ORGANIGRAMMA NON AGGIORNATO
    L'organigramma presente non è aggiornato.
  • ORGANI IN MOVIMENTO NON ADEGUATAMENTE PROTETTI
    Alcuni organi in movimento dei macchinari risultano non adeguatamente protetti, permettendo così il contatto accidentale con questi.
  • OSTACOLO A TERRA DETERMINA UN PICCO DI FORZA CON I CARRELLI
    La _____________ viene attraversata usando i carrelli. Questa disomogeneità importante, determina un picco di forza che l'operatore deve imprimere.
  • PACCHETTO DI MEDICAZIONE CON CONTENUTO NON IDONEO
    Il pacchetto di medicazione presente non contiene i presidi minimi previsti dalla normativa.
  • PARANCO A BANDIERA NON SOTTOPOSTO A CONTROLLI
    Il paranco a bandiera non viene sottoposto ai controlli periodici previsti dalla normativa.
  • PARAPETTO ALTO MENO DI 1 METRO
    Il parapetto presenta altezza inferiore a 1 metro, quindi non permette di escludere la caduta dal'alto degli operatori.
  • PARAPETTO PRIVO DI FASCIA DI ARRESTO AL PIEDE
    La ______________________ risulta privo di fascia di arresto al piede. Tale condizione non permette di escludere il rischio che, eventuali oggetti a terra, possano cadere al di fuori del piano a seguito di urti con piedi.
  • PARETI ESPOSITIVE NON ADEGUATAMENTE ANCORATE A MURO
    Alcune pareti espositive in negozio, presentano ancoraggio a parete non più integro, determinando una potenziale caduta dell'espositore stesso.
  • PAVIMENTAZIONE ESTERNA IN CATTIVO STATO
    Alcune zone della pavimentazione esterna risultano in cattivo stato di conservazione e si sono formate buche e/o avvallamenti che potrebbero causare inciampamenti.
  • PAVIMENTO ANTISHOCK MANCANTE
    I giochi presenti non sono dotati di supporto antishock atto a ridurre i danni in caso di caduta del bambino a terra.
  • PAVIMENTO BAGNATO NON SEGNALATO
    Risultano assenti i pannelli indicanti “attenzione pavimento bagnato”. Gli addetti alle pulizie non ricevono carrelli con trasportare i detergenti e le attrezzature nelle aree di lavoro.
  • PAVIMENTO CON MOQUETTE
    Il pavimento di alcune aree è ricoperto con moquette, tipologia di copertura non facilmente lavabile, che potrebbe risultare pericolosa per la salute dei lavoratori.
  • PAVIMENTO DELLA DISPENSA NON RACCORDATO CON LE PARETI
    Il pavimento della dispensa non è raccordato con le pareti, determinando un rischio di accumulo di sporcizia che potrebbe contaminare i cibi stoccati all'interno della dispensa stessa.
  • PAVIMENTO IMPERMEABILE NON RACCORDATO CON LE PARETI
    Il pavimento del locale filtri non è raccordato con le pareti. Tale condizione, determina una sostanziale incapoacità di bloccare eventuali fuoriuscite di liquidi.
  • PAVIMENTO NON OMOGENEO
    Il pavimento presenta alcune buche o disomogeneità che possono provocare inciampo quali buchi.
  • PC PORTATILE USATO COME FISSO
    Il computer portatile, utilizzato come computer fisso, risulta privo di mouse, tastiera ed idoneo supporto per il posizionamento dello schermo.
  • PIANEROTTOLO AVENTE SUPERFICIE NON ANTISCIVOLO
    Il pianerottolo della scala presenta una superficie liscia che potrebbe determinare rischi di scivolamenti.
  • PIANO DI EMERGENZA NON PREDISPOSTO
    L'azienda non ha provveduto alla redazione del piano di emergenza.
  • PIANO INSTABILE NELLA SCALA ESTERNA
    Uno dei piani della scala esterna risulta instabile in quanto non saldamente ancorata alla struttura.
  • PIANO USATO COME DEPOSITO
    Il piano usato per il deposito di materiale è privo dell'indicazione della portata massima ammissibile del piano stesso.
  • PLANIMETRIA DI EVACUAZIONE NON AGGIORNATA
    Le planimetrie di evacuazione affisse non sono coerenti con la situazione attuale dei locali. Pertanto, potrebbero determinare confusione ed errori proprio nelle fasi più critiche.
  • PLANIMETRIE DI EVACUAZIONE NON AFFISSE IN STANZA
    All'interno delle stanze non sono state affisse le planimetrie di evacuazione e le istruzioni antincendio.
  • PLANIMETRIE DI EVACUAZIONE NON AGGIORNATA
    All'interno delle stanze sono affisse planimetrie di evacuazione non aggiornate
  • PLANIMETRIE PRIVE DELl'INDICAZIONE DEGLI ESTINTORI
    Le planimetrie affisse non riportano l'indicazione di dove si trovano posizionati gli estintori.
  • PONTE A 2 COLONNE NON SOTTOPOSTO ALLE VERIFICHE PERIODICHE
    Il ponte a 2 colonne non viene sottoposto ai controlli periodici previsti dalla normativa.
  • PORTA APRIBILE NEI DUE VERSI SENZA SUPERFICIE TRASPARENTE
    Alcune porte apribili nei due versi, sono privi di aperture trasparenti finalizzate ad evitare urti in caso di uso della porta da entrambi i lati contemporaneamente.
  • PORTA CHE PUO' PROVOCARE CADUTE
    La porta che dà sulla scala presenta pianerottolo di superficie ridotta. Questa condizione, all'apertura della porta, può provocare la caduta dalle scale di eventuali persone presenti sul pianerottolo.
  • PORTA CHE PUO' URTARE PERSONE
    La porta, priva di finestra trasparente, si apre verso l'area in cui passano persone. Questa condizione, all'apertura della porta, può provocare l'urto della stessa contro eventuali persone transitanti dietro di essa.
  • PORTA CHE URTA CONTRO OGGETTI
    La porta aprendosi va a sbattere contro strutture, arredi o dispositivi di illuminazione determinando rischi di danneggiamento.
  • PORTA DELLA CABINA DI TRASFORMAZIONE NON PIU' COLLEGATA A TERRA
    Il collegamento a terra della porta della cabina risulta non più collegata in quanto il cavo si è staccato.
  • PORTA LUNGO LA VIA DI ESODO CHE SI APRE NEL VERSO OPPOSTO A QUELLO DELL'ESODO
    Una porta lungo la via di esodo, si apre nel verso opposto a quello dell'esodo. Questa condizione può rendere difficoltosa la sua apertura in caso di emergenza, a causa della spinta verso la porta che si avrebbe in caso di panico.
  • PORTA LUNGO LA VIA DI ESODO CHIUSA A CHIAVE
    Durante il sopralluogo è stata rilevata una porta, installata lungo una via di esodo, chiusa a chiave. Tale condizione, in situazioni di emergenza, ne preclude l'utilizzo da parte di coloro che si trovano all'interno della struttura, esponendoli a gravissimi rischi legati all'inalazione di agenti pericolosi, ustioni, schiacciamenti.
  • PORTE TAGLIAFUOCO APERTE
    Una o più porte taglia fuoco risultano aperte e non si chiudono automaticamente, rendendole inutili in caso di incendio.
  • PORTE TRASPARENTI NON SEGNALATE
    Alcune porte trasparenti potrebbero non essere distinte e provocare urti.
  • POSIZIONE DELLO SCHERMO NON CORRETTA RISPETTO ALLE FINESTRE
    La posizione delle postazioni rispetto alle finestre e alle sorgenti di luce risulta non corretta.
  • POSTAZIONE VDT NON IDONEA
    La postazione dove viene utilizzata un'attrezzatura munita di videoterminale, presenta le seguenti non conformità:
    1) il piano della scrivania ha dimensioni tali da non permettere di mantenere la tastiera ad una distanza sufficiente dal bordo per poter appoggiare gli avambracci;
    2) la posizione rispetto alle finestre e alle sorgenti di luce risulta non corretta;
    3) lo spazio sotto la scrivania è insufficiente;
    4) la sedia non è ergonomica;
    5) il monitor non è appoggiato sul piano della scrivania.
  • POSTAZIONI PUNTATURA NON PROTETTE
    Le postazioni dove si effettuano puntature sono prive di schermi che impediscano, a coloro che accedono ai locali di lavoro, di essere esposti a radiazioni ottiche pericolose o a proiezioni. Parimenti, gli operatori delle postazioni attigue, sono così esposti alle radiazioni non solo provenienti dal proprio lavoro ma anche dalle radiazioni emesse dalle postazioni a fianco e incidenti sull'operatore in modo da rendere gli occhiali indossati inutili.
  • POTABILITÀ DELL'ACQUA NON VERIFICATA
    L'azienda non ha provveduto a verificare che l'acqua sia potabile sul punto di erogazione.
  • PREPOSTI NON FORMATI
    I lavoratori che, in base alla posizione che ricoprono all'interno dell'organizzazione, sono da considerarsi preposti non sono stati informati e formati circa le responsabilità in capo a loro e la valutazione dei rischi.
  • PRESA ELETTRICA SENZA MASCHERA
    Durante il sopralluogo è stata individuata una presa a parete priva della maschera di protezione. Tale condizione potrebbe permettere il contatto con punti in tensione della presa stessa.
  • PRESA VOLANTE CHIUSA IN SACCHETTO
    Una delle prese elettriche delle attrezzature era chiusa all'interno di un sacchetto di plastica, al fine di proteggerla da possibili contatti con acqua. Questa situazione può risultare pericolosa a seguito del fatto che il sacchetto non permette la dispersione del calore generato dal passaggio della corrente. In questo modo, non si può escludere che, a seguito di un uso intenso e prolungato, il calore sia tale da guastare le prese.
  • PRESENZA DI STRATI DI POLVERE CHE POTREBBERO DETERMINARE RISCHI DI ESPLOSIONE
    La formazione di strati di polveri su superfici orizzontali non permette di escludere il rischio di esplosioni in presenza di sorgenti di innesco.
  • PRESSA NON A NORMA
    La pressa visionata durante il sopralluogo è priva di alcuni dei sistemi di protezione previsti dalla normativa:
    1) la zona di discesa sella pressa non è protetta permettendo all'operatore di inserire le mani;
    2) non è presente chiara indicazione della funzione dei singoli comandi.
  • PRESSA PIEGATRICE NON A NORMA
    La pressa piegatrice visionata durante il sopralluogo è priva di alcuni dei sistemi di protezione previsti dalla normativa:
    1) la zona di discesa dei coltelli non è protetta permettendo all'operatore di inserire le mani in quanto le fotocellule installate sono posizionate in maniera errata.
  • PRIMO SOCCORSO: FORMAZIONE 118 O CRI E MANCA AGGIORNAMENTO
    I lavoratori incaricati delle misure di primo soccorso non hanno frequentato corso di primo soccorso in quanto in possesso di formazione in qualità di volontari del soccorso. Tuttavia, la formazione ricevuta come volontari potrebbe non rispettare quanto previsto dalla normativa vigente.
  • PRODOTTI CHIMICI CON ETICHETTATURA SUPERATA
    Alcuni dei prodotti impiegati presentano ancora l'etichettatura di pericolo con la normativa precedente superata.
  • PRODOTTI CHIMICI NON DI DOTAZIONE AZIENDALE
    All'interno del luogo di lavoro sono stati trovati prodotti chimici non di fornitura aziendale ma, presumibilmente, acquistati senza autorizzazione. L'acquisto di prodotti chimici non autorizzati dall'azienda non permette una corretta gestione del rischio chimico.
  • PRODOTTI CHIMICI NON PIU' UTILIZZATI
    Nel corso del sopralluogo, sono stati rilevati prodotti chimici non attinenti la specifica attività di lavoro svolta e da correlarsi, prevedibilmente, ad attività di manutenzione della struttura, non più in uso da diverso tempo.
  • PRODOTTI CHIMICI SENZA SCHEDE DEI DATI DI SICUREZZA
    Alcuni dei prodotti impiegati in azienda sono privi della rispettiva scheda dei dati di sicurezza.
  • PRODOTTI CHIMICI TRAVASATI IN CONTENITORI NON ETICHETTATI
    All'interno del luogo di lavoro sono stati trovati prodotti chimici travasati o miscelati in contenitori non adeguatamente etichettati. Questa situazione può determinare rischi legati all'uso non corretto del prodotto contenuto. Il rischio è ancora maggiore in quanto il prodotto è travasato o miscelato in bottiglie di acqua.
  • PRODOTTI INFIAMMABILI STOCCATI NON CORRETTAMENTE
    I prodotti infiammabili sono stoccati in modo tale da essere esposti ad eventuali sorgenti di innesco, senza alcuna protezione.
  • PRODOTTI LIQUIDI NON CORRETTAMENTE IMMAGAZZINATI
    All'interno dei locali di lavoro sono stati rilevati contenitori di prodotti chimici liquidi a terra o su scaffali; tale condizione, in caso di fessurazione del contenitore, determinano rischi di fuoriuscita e spandimento del prodotto stesso e, conseguentemente, rischi di scivolamenti o inquinamento.
  • PROTEZIONE DI MACCHINARI AUTOMATICI
    Si è rilevata la presenza di macchinario a funzionamento automatico verificando però la presenza di organi in movimento non adeguatamente protetti.
  • PROTEZIONI MOBILI NON COLLEGATE A MICROINTERRUTTORI
    Durante il sopralluogo è stato rilevato che alcune protezioni di macchinari, sebbene amovibili, non erano collegate a sistemi di sicurezza che impediscano il funzionamento della macchina in assenza delle predette protezioni.
  • PROVE DI EVACUAZIONE NON FATTE
    Sebbene all'interno dell'azienda operino più di 10 addetti, non viene effettuata la prova di evacuazione periodica antincendio.
  • PROVE DI EVACUAZIONE NON FATTE, REGISTRO ANTINCENDIO NON COMPILATO
    Sebbene all'interno dell'azienda operino più di 10 addetti, non viene effettuata la prova di evacuazione periodica antincendio. Inoltre, non è stato predisposto registro dei controlli antincendio interno.
  • PULIZIA DEI CORPI ILLUMINANTI
    Alcuni corpi illuminanti presentavano, al momento del sopralluogo, condizioni di pulizia insufficiente.
  • PULIZIA DEI LOCALI INSUFFICIENTE
    Alcuni locali presentavano, al momento del sopralluogo, condizioni di pulizia insufficiente.
  • PULSANTE DI EMERGENZA NASCOSTO
    Uno dei pulsanti di emergenza risulta nascosto alla vista, rendendolo difficilmente individuabile in caso di emergenza.
  • PULSANTE GUASTO DEL MACCHINARIO
    Il pulsante _________________ del macchinario ____________________, risulta guasto. Tale condizione potrebbe determinare rischi per i lavoratori dovuti a comandi spuri, mancato funzionamento del comando quando necessario.
  • PULSANTI DEL MACCHINARIO SENZA INDICAZIONE
    I pulsanti della ____________________ sono privi dell'indicazione riportante la funzione svolta.
  • PULSANTI DI EMERGENZA NON SEGNALATI
    I pulsanti emergenza non sono segnalati mediante i previsti cartelli segnalatori.
  • PUNTATURA USO DI INDUMENTI NON IGNIFUGHI
    Durante le attività di puntatura, si generano proiezioni incandescenti che, toccando i vestiti, potrebbero provocare danni.
  • PUNTI DI EMISSIONE IN ATMOSFERA NON IDONEI
    I punti di emissione in atmosfera non sono realizzati nel rispetto delle norme ambientali applicabili.
  • PUNTI DI EMISSIONE PRIVI DI IDONEE PRESE DI CAMPIONAMENTO
    I punti di emissioni non risultano numerati in base all'autorizzazione ottenuta. Inoltre non sono presenti idonee prese di campionamento
  • PUNTO DI RACCOLTA NON SEGNALATO
    Manca il cartello indicante il punto di raccolta, rendendo difficoltoso, in caso di evacuazione, l'effettuazione dell'appello per verificare che tutti i presenti siano usciti dalla struttura.
  • PUNTO FUMO VICINO AL CARICABATTERIE
    All’interno degli accumulatori, è presente un liquido chiamato elettrolita, generalmente composto di acido solforico (H2SO4) diluito in acqua, ad una percentuale del 30% circa. Durante il processo di ricarica, si ha la separazione degli atomi di idrogeno (H+) che, accumulandosi tutti su un lato dell’elemento, possono unirsi formando idrogeno molecolare (H2), gas classificato esplosivo. Il gas generatosi, gorgogliando fuoriesce. Questo crea una zona a rischio di esplosione nel raggio di 0,5 metri attorno alla batteria; la presenza di un punto fumo non permette
  • QUADRI ELETTRICI SENZA CARTELLONISTICA
    I quadri elettrici sono sprovvisti della cartellonistica necessaria.
  • QUADRI ELETTRICI SENZA SCHERMI
    Parte del quadro elettrico risulta privo di alcuni schermi che impediscono l'accesso ai cavi elettrici ed ai collegamenti agli interruttori.
  • QUADRO ELETTRICO NON ACCESSIBILE
    L'accesso ai quadri elettrici è parzialmente impedito o reso difficoltoso dalla presenza di materiale. Questo potrebbe ridurre la facilità di accesso al quadro in situazioni di emergenza.
  • QUADRO ELETTRICO NON PIU' AGGANCIATO A PARETE
    Il quadro elettrico risulta essersi staccato dalla parete e ora rimane appeso ai cavi di alimentazione determinando rischi di caduta dello stesso e possibili contatti con parti in tensione.
  • QUADRO ELETTRICO SENZA PORTELLO ANTERIORE
    Il quadro elettrico risulta privo del pannello di chiusura anteriore. Questo potrebbe pregiudicare il livello di protezione dello stesso rispetto all'ambiente in cui si trova.
  • QUADRO SVEDESE
    All'interno della palestra è presente il quadro svedese che, se non correttamente installato e mantenuto in maniera corretta.
  • RABBOCCATORE PER ACQUA SUL CARICABATTERIE
    Il rabboccatore, usato per rabboccare l'acqua demineralizzata delle batterie, è posto sul caricabatterie alimentato elettricamente. In caso di fuoriuscita dell'acqua, questa potrebbe causare danni alle parti elettriche con conseguenti elettrocuzioni o inneschi di incendio.
  • REGOLAMENTO ACCESSO PISCINA (EMILIA ROMAGNA)
    Sull'accesso alla piscina non era presente regolamento di accesso e comportamento.
  • RETTIFICA PRIVA DELLE PROTEZIONI
    La rettifica presente non presenta le protezioni obbligatorie previste per questa tipologia di attrezzature. In particolare si segnala che il disco abrasivo risulta sprotetto e, pertanto, raggiungibile durante il funzionamento
  • RIFIUTI METALLICI ALL'ESTERNO
    Sul retro del capannone sono presenti rifiuti. Tale condizione risulta pericolosa in quanto piovendoci sopra, può generare dispersione di inquinanti che, candendo sul terreno, andrebbero ad inquinare il terreno.
  • RILEVATORI DI INCENDIO MANCANTI NELLE CAMERE DELL'ALBERGO
    Sebbene la norma lo proveda, all'interno delle camere manca un sistema di rilevazione di incendi automatico.
  • RISCHIO DI INCIAMPO
    All'interno della struttura sono presenti punti che possono provocare inciampamento.
  • RISCHIO DI INCIAMPO PER LA PRESENZA DI PROLUNGHE A TERRA
    L'uso di prolunghe non permette di escludere il rischio di inciampo.
  • RISCHIO USTIONI
    Le attrezzature che comportano un rischio di ustione non risultano segnalate da apposito cartello.
  • RLS SENZA AGGIORNAMENTO DELLA FORMAZIONE
    Il Rapprersentante dei Lavoratori per la Sicurezza non risulta aver partecipato al corso di aggiornamento della formazione annuale previsto dalla normativa.
  • SALDATRICE CON CAVI NON PROTETTI
    All'interno del reparto era presente una saldatrice con cavi di alimentazione non adeguatamente protetti da rivestimento secondario e nastrati. Nonostante l'uso della saldatrice preveda l'impiego di aspiratore, questo non era presente in azienda.
  • SALDATURA A STAGNO SENZA ASPIRAZIONE
    Lo stagno usato per la saldatura di circuiti elettrici contiene, sebbene sempre in concentrazioni minori, una certa quantità di piombo, un agente chimico estremamente pericoloso, in particolare, per la salute dei lavoratori. In azienda, questa attività viene svolta senza alcuna protezione dell'operatore.
  • SCAFFALI CON RIPIANI PIEGATI
    Alcuni scaffali presentano ripiani piegati, segno di un eccessivo carico sugli stessi. Questa condizione crea forze pericolose non solo sul ripiano stesso, che è a rischio di caduta, ma sull'intera scaffalatura in quanto va a creare forze di taglio molto importanti sui montanti dello scaffale.
  • SCAFFALI NON ANCORATI
    Gli scaffali non sono saldamente ancorati e potrebbero, pertanto, ribaltarsi verso l'operatore.
  • SCAFFALI NON ANCORATI E SENZA INDICAZIONE DELLA PORTATA
    Gli scaffali non sono saldamente ancorati e potrebbero, pertanto, ribaltarsi verso l'operatore. Inoltre, non essendo indicata la portata massima ammissibile dal singolo ripiano, non è escludibile la possibilità che i ripiani vengano sovraccaricati provocando la rottura degli stessi.
  • SCAFFALI PRIVI DI PARACOLPI AI MONTANTI
    Alcuni montanti degli scaffali sono privi dei dispositivi di protezione contro gli urti. Tali dispositivi permettono di prevenire il danneggiamento dei montanti che può ridurre la capacità portante degli scaffali.
  • SCAFFALI SENZA INDICAZIONE DELLA PORTATA
    Gli scaffali non riportano indicazione della portata massima ammissibile dal singolo ripiano; non è, pertanto, escludibile la possibilità che i ripiani vengano sovraccaricati provocando la rottura degli stessi.
  • SCALA ANTINCENDIO NON SGOMBRA
    Sulla scala antincendio erano presenti materiali che ne impedivano la fruizione in sicurezza in caso di emergenza.
  • SCALA INTERNA A CHIOCCIOLA
    All'interno è presente una scala a chiocciola. Questo tipo di scala non garantisce una salita e discesa sicura a causa della dimensione della pedata che, sulla zona laterale, non garantisce spazio sufficiente per appoggiare i piedi.
  • SCALA INTERNA NON CONFORME
    La scala interna presenta le seguenti anomalie:
    1) manca la fascia di arresto al piede del parapetto verso il vuoto;
    2) il corrimano termina in corrispondenza del primo e ultimo gradino non permettendo di mantenere una presa salda iniziando o terminando la scala;
    3) la superficie dei gradini non è antiscivolo e/o non è evidenziata la fine del gradino;
    4) manca il corrimano su entrambi i lati come previsto per le scale in luoghi accessibili;
    5) manca il secondo corrimano, come previsto per le scale percorse da bambini.
  • SCALA PORTATILE NEI PRESSI DI MACCHINARIO
    Nei pressi del macchinario, era presente una scala portatile che potrebbe permettere di eludere gli schermi scavalcandoli.
  • SCALA PORTATILE NON CONFORME
    In azienda viene impiegata una scala che non rispetta le norme di sicurezza.
  • SCALA SENZA CORRIMANO
    La scala è priva di corrimano su entrambi i lati. Questo non perette agli utilizzatori di tenersi durante la salita e discesa.
  • SCALA USATA SU UN SOPPALCO
    Su un soppalco è presente una scala portatile. Tale situazione non permette di escludere il rischio di caduta dall'alto in quanto la scala rende inutile il parapetto.
  • SCALE DI ACCESSO NON A NORMA
    Le scale di accesso al locale filtri sono pericolose e non rispettano le norme previste.
  • SCARSA VISIBILITA' DEI PASSAGGI PEDONALI
    I passaggi pedonali in prossimità dei varchi di uscita dai locali, possono risultare scarsamente visibili a causa della loro vicinanza ai bordi del varco stesso. Questo non permette di garantire adeguate condizioni di sicurezza rispetto al rischio di investimento.
  • SCHEDE DI SICUREZZA DEI PRODOTTI CHIMICI OBSOLETE
    Durante il sopralluogo, si è evidenziato che le schede di sicurezza messe a disposizione dei lavoratori sono obsolete in quanto riportano ancora la classificazione con il sistema DSP e non in base al regolamento CLP.
  • SCOPE E STRACCI NON STOCCATI IN ARMADIETTO
    Le scope e gli stracci non vengono stoccati all'interno di apposito armadio.
  • SEDIE NON ADEGUATE PRESSO POSTAZIONI DI LAVORO SEDUTE
    Le sedie in dotazione alle postazioni sedute sono degli sgabelli che non sorreggono la parte dorso lombare. Tale condizione, determina un rischio di eccessiva compressione sui dischi intervertebrali inferiori. Gli sgabelli usati, inoltre, avendo un'altezza fissata, non risultano regolabili in base alla conformazione dell'operatore con conseguenze che possono essere l'assunzione di posture incongrue per quanto concerne, principalmente, gli arti superiori.
  • SEDIE NON ERGONOMICHE
    Le sedie in dotazione alle postazioni da videoterminalisti, non sono conformi a quanto prescritto dalla normativa. Tale condizione può riflettersi sullo stato di salute dell'operatore, in particolare su eventuali patologie muscolo scheletriche.
  • SEGA A DISCO NON A NORMA
    La sega a disco presente è priva della protezione mobile alla lama e del pulsante di emergenza.
  • SEGA A NASTRO NON A NORMA
    La sega a nastro presente è priva della protezione mobile alla lama e del pulsante di emergenza.
  • SEGNALETICA OBSOLETA
    All'interno del reparto di lavoro sono stati rilevati cartelli riferibili ad attività o condizioni di rischio non più sussistenti.
  • SIGILLATRICE: MANCA INDICAZIONE RISCHIO USTIONI
    La sigillatrice a caldo di sacchetti è priva del cartello indicante il rischio di ustioni.
  • SISTEMI ANTITACCHEGGIO: VALUTARE I CEM
    All'interno di alcuni locali sono presenti sistemi antitaccheggio. Questi dispositivi possono emettere campi elettromagnetici anche di livello pericoloso per la salute delle persone.
  • SMALTIMENTO SOSTANZE NEI MACCHINARI DISMESSI
    Alcuni macchinari in fase di dismissione non vengono controllati in merito al loro potenziale contenuto in sostanze pericolose o situazioni pericolose.
  • SOPPALCO NON A NORMA
    Il soppalco presenta caratteristiche che non rispondono alle norme in vigore:
    1) l'altezza delle aree di lavoro risulta insufficiente;
    2) manca indicazione della portata massima ammissibile del piano;
    3) non sono presenti estintori portatili sul piano superiore del soppalco;
    4) alcune porzioni del perimetro sono e di parapetto normale.
  • SOPPALCO SENZA INDICAZIONE DELLA PORTATA
    Il soppalco manca indicazione della portata massima ammissibile dal piano, per evitare il sovraccarico pericoloso.
  • SOSPETTA ERRATA VALUTAZIONE GRUPPO DI APPARTENZA PRIMO SOCCORSO
    La classificazione fatta relativamente al gruppo di appartenenza, in accordo con il D.M. 388/03, potrebbe essere errata vista la tipologia di attività svolta.
    Una differente classificazione, potrebbe determinare un'insufficiente livello di formazione e la mancata comunicazione prevista.
  • SOSTITUIRE FOTOCELLULE NON PIÙ FUNZIONANTI
    Le fotocellule installate risultano non essere più funzionanti.
  • SPINA INDUSTRIALE INNESTATA IN PRESA NORMALE
    Durante il sopralluogo si è evidenziato che un'attrezzatura con spina industriale, mediante un riduttore, era innestata su una presa normale.
    Poichè le spine industriali sono spesso collegate ad attrezzature con elevato assorbimento di corrente, non si escludono rischi di surriscaldamento. Analogamente, il fatto di collegare una spina industriale ad una presa normale non esclude il rischio di archi elettrici.
  • SPOGLIATOIO NON A NORMA
    Lo spogliatoio risulta non rispettare i requisiti delle norme inerenti l'igiene del lavoro:
    1) lo spogliatoio è privo di aerazione dall'esterno;
    2) non sono presenti posti a sedere.
  • SPOGLIATOIO PRIVO DI POSTI A SEDERE
    Nello spogliatoio risulta non siano presenti posti a sedere.
  • SPOSTAMENTO DI PEDANE IN FERRO PER ACCESSO DISABILI
    L'attività prevede lo spostamento di pedane in ferro che, per loro peso e caratteristiche rappresentano un rischio per la sicurezza, a prescindere dai danni per la salute correlabili, invece, anche alla frequenza delle movimentazioni.
  • STRISCE PEDONALI CONSUMATE E SCARSAMENTE VISIBILI
    A causa del passaggio di mezzi le strisce che delimitano i passaggi e le strisce pedonali, si sono consumate e, ora, risultano non adeguatamente visibili.
  • STRISCIA TERMOESPANDENTE COPERTA
    Una o più porte tagliafuoco presentano striscia termoespandente coperta con nastro adesivo applicata per evitare danneggiamenti. Nonostante i lavori siano terminati, la striscia è ancora presente rendendo meno efficace il funzionamento del materiale termoespandente.
  • STRISCIA TERMOESPANDENTE DANNEGGIATA
    Una o più porte tagliafuoco presentano striscia termoespandente dannegiata. Questo potrebbe inficiare sul funzionamento del materiale termoespandente in caso di incendio.
  • STRUTTURA CHE STA CEDENDO
    Parte della superficie della struttura è deteriorata.
  • STRUTTURA PER SUPPORTO LUCI
    Come supporto per alcuni faretti, è stata allestita una struttura, priva però dei calcoli strutturali necessari a garantirne la stabilità e portata rispetto alle attrezzatura che supporta.
  • STRUTTURA TAGLIAFUOCO ATTRAVERSATA
    Alcune tubazioni attraversano pareti tagliafuoco. Tale condizione, se non adottando specifici sistemi di sicurezza, potrebbe determinare la non corretta funzionalità di separazione del muro.
  • STRUTTURE CHE POSSONO PROVOCARE URTI
    All'interno dell'edificio, sono presenti strutture che per altezza o sporgenze, possono provocare danni a seguito di urti.
  • STRUTTURE CHE POSSONO PROVOCARE URTI SEGNALATE CON BANDE BIANCHE E ROSSE
    All'interno dell'edificio, sono presenti strutture che per altezza o sporgenze, possono provocare danni a seguito di urti. Queste sono state segnalate mediante strisce a bande bianche e rosse che indica divieto e non pericolo.
  • SUPERFICIE PIANA SENZA PROTEZIONE CONTRO LA CADUTA DALL'ALTO
    L'accesso alla superficie sopraelevata presenta gravi rischi di caduta dal piano stesso e dalal scala di accesso.
  • TEMPERATURA DEL FRIGO NON MISURATA
    Il frigorifero è privo di uno strumento di misurazione della temperatura per verificare l'effettiva temperatura di stoccaggio del contenuto.
  • TOMBINO SENZA CHIUSINO
    Alcuni tombini sono privi del loro chiusino esponendo le persone che accedono all'area al rischio di caduta al loro interno.
  • TORNIO NON PROTETTO
    Il tornio presente in azienda è privo delle protezioni necessarie al contenimento dei rischi di proiezioni e contatto con organi in moto.
  • TRABATTELLO NON A NORMA
    Il trabattello impiegato non presente tutte le caratteristiche previste dalla normativa:
    1) mancano o non vengono i piani interni originali del costruttore od equivalenti, con stabilizzatori estraibili;
    2) mancano o non vengono impiegati gli stabilizzatori.
    Tali mancanze sono da ritenersi situazioni di rischio grave e immediato.
  • TRAPANO A COLONNA NON PROTETTO
    Il trapano a colonna presente in azienda non è dotato dei necessari presidi antinfortunistici previsti per questa tipologia di macchina. In queste condizioni, esiste un reale rischio legato all'impigliamento nella punta in rotazione e di proiezioni di frammenti. Entrambi i rischi possono avere conseguenze gravissime.
  • TRAPANO A COLONNA SENZA MICRO SUL PORTELLO SUPERIORE
    Il trapano a colonna presente in manutenzione è privo del microinterruttore sul portello superiore, condizione per la quale, non si può escludere la possibilità di apertura del portello durante il funzionamento del trapano e, in conseguenza di ciò, permettere all'operatore di accedere ai punti pericolosi, tra cui il punto di contatto tra cinghia e puleggia.
  • TRASFORMATORE: MANCATO CONTROLLO DEI PCB
    Gli oli, generalmente indicati con il termine askarel, venivano usati come fluidi dielettrici per condensatori e trasformatori, fluidi per scambio termico, fluidi per circuiti idraulici, lubrificanti e oli da taglio. I PCB erano usati anche come additivi in vernici, pesticidi, carte copiative, adesivi, sigillanti, ritardanti di fiamma e fissanti per microscopia. La tossicità dei diversi PCB varia molto da composto a composto come pure il meccanismo di azione biologica; i cosiddetti non-orto PCB, o Co-PCB (PCB coplanari rispetto ai due anelli aromatici) sono i più tossici e i più simili alla diossina per effetti e proprietà. Inoltre, negli stessi, l'ossidazione parziale, anche in seguito a combustione incompleta, può originare diossine clorurate, tra cui TCDD. Gli effetti più comunemente osservati sulla salute umana sono la cloracne e le eruzioni cutanee. Studi su lavoratori esposti hanno mostrato alterazioni nell'analisi di sangue e urine correlabili a danni a carico del fegato.
  • TRATTORISTI NON FORMATI
    Il personale che usa il trattore non è stato formato nel rispetto delle previsioni di legge.
  • TRAVASO DI PRODOTTI INFIAMMABILI
    All'interno dell'attività di lavoro è previsto il travaso di prodotti liquidi infiammabili, stoccati all'interno di contenitori metallici. Tale operazione, non svolta in maniera corretta, rappresenta un'elevata condizione di rischio di innesco, correlabile a correnti elettrostatiche differenti tra il contenitore originario e il contenitori in cui travasare il prodotto.
  • TUBAZIONI IMPIANTO FISSO ANTINCENDIO NON COLORATE
    Le tubazioni di alimentazione dell'impianto fisso di spegnimento incendi, non sono colorate.
  • TUBAZIONI METANO NON COLORATE
    Il tubo e la valvola del metano non sono colorati di giallo.
  • USCITA DI EMERGENZA CHIUSA A CHIAVE
    Alcune uscite di emergenza erano, al momento del sopralluogo, chiuse a chiave rendendo impossibile utilizzarle per uscire all'esterno dei locali e rappresentando, quindi, un grave rischio per gli occupanti in caso di incendio.
  • USCITA DI EMERGENZA IMPEDITA ESTERNAMENTE
    L'apertura dell'uscita di emergenza è impedita o resa difficoltosa da materiale stoccato sul lato esterno o per la presenza di veicoli. Tale condizione rappresenta un rischio significativo in quanto non identificabile dall'interno.
  • USCITE DI EMERGENZA COMANDATE AD APERTURA ELETTRICA
    Alcune porte lungo le vie di esodo presentano apertura esclusivamente elettrica. In caso di incendio, è probabile che l'alimentazione elettrica si interrompa rendendo impossibile aprire la porta.
  • USCITE DI EMERGENZA CON PORTE SCORREVOLI
    Un'uscita di emergenza presenta porte scorrevoli, condizione non permessa dalla normativa a causa della difficoltà di apertura in caso di emergenza, in particolare, se dovesse mancare l'alimentazione elettrica.
  • USCITE DI EMERGENZA INSUFFICIENTI
    All'interno del locale XXXXXXXXXXXXX è presente una sola via di esodo che conduce ad un'uscita di emergenza con apertura a spinta. Tale condizione, in caso di incendio lungo l'unica via di esodo, rende impossibile l'evacuazione dal locale.
  • USCITE INSUFFICIENTI DAL LOCALE
    Le uscite dal locale _______________________ sono insufficienti, rispetto all'affollamento previsto per il locale stesso.
  • USO DELLA SEGATURA
    Per asciugare eventuali fuoriuscite di prodotti, si utilizza la segatura che, essendo, combustibile rappresenta di per sé un maggiore rischio di incendio, ancora più grave, quando dovesse assorbire materiale combustibile, aumentandone ancora di più la facilità di ignizione.
  • USO DI CARRELLI DELLA SPESA
    Durante il sopralluogo è stato rilevato l'uso di carrelli della spesa per il trasferimento di materiale. Tale condizione può rappresentare un rischio ergonomico in quanto impone all'operatore di dover piegare la schiena per prelevare il materiale stesso.
  • USO DI STUFETTA ELETTRICA
    All'interno di un locale è stata rilevata la presenza di una stufetta elettrica. Sebbene non rappresenti un'anomalia di per sè, l'uso improprio potrebbe determinare rischi di incendio.
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCOMPLETA
    La valutazione del rischio risulta incompleta e priva di alcuni allegati specifici previsti dalla normativa.
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO MICROCLIMA SCADUTA
    La valutazione del rischio microclima è stata effettuata il 27/12/2013. Poiché la normativa prevede che la suddetta valutazione venga ripetuta con cadenza almeno quadriennale, tale valutazione non è più valida.
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE SCADUTA
    La valutazione del rischio rumore è stata effettuata il __/__/____. Poiché la normativa prevede che la suddetta valutazione venga ripetuta con cadenza almeno quadriennale, tale valutazione non è più valida.
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO SCADUTA
    La valutazione del rischio da stress lavoro correlato è stata effettuata il __/__/____. Poiché la metodologia utilizzata prevede che la suddetta valutazione venga ripetuta con cadenza almeno biennale, tale valutazione non è più valida.
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONI SCADUTA
    La valutazione del rischio vibrazioni è stata effettuata il __/__/____. Poiché la normativa prevede che la suddetta valutazione venga ripetuta con cadenza almeno quadriennale, tale valutazione non è più valida.
  • VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO SCADUTA
    La valutazione del rischio chimico è stata effettuata il 31/05/2013 utilizzando il metodo a indici della Regione Piemonte. Poiché la metodologia utilizzata prevede che la suddetta valutazione venga ripetuta con cadenza almeno triennale, tale valutazione non è più valida.
  • VALVOLA DEL GAS NON INTERCETTATA AL TERMINE DELL'UTILIZZO
    Al momento del sopralluogo, la valvola di intercettazione del gas era aperta anche se non erano in corso attività in cucina. Tale condizione rappresenta un rischio maggiore di incendio.
  • VALVOLA DI SICUREZZA SCADUTA
    Durante il sopralluogo è stata individuata una valvola di sicurezza di un serbatoio, scaduta. Le valvole di sicurezza, infatti, vanno sottoposte a taratura periodica secondo le indicazioni del fabbricante.
  • VALVOLE DI SEZIONAMENTO NON SEGNALATE
    Le valvole di sezionamento non sono evidenziate con apposita cartellonistica.
  • VALVOLE DI SEZIONAMENTO PRIVE DI MANIGLIA
    Le valvole di sezionamento del gas sono prive delle maniglie necessarie alla manovra delle valvole stesse. Questo, non permette di chiudere il flusso, in caso di emergenza.
  • VANO SCALA PRIVO DI AERAZIONE DI EMERGENZA
    Il vano scala, sebbene antincendio, in quanto delimitato da pareti e porte tagliafuoco, è privo dell'aerazione di emergenza. Tale situazione determina gravi rischi in quanto il fumo prodotto durante un incendio, non avrebbe modo di sfogarsi all'esterno determinando il riempimento dei locali collegati alla scala.
  • VASCA DI SABBIA
    La piscina di sabbia risulta non rispettare le norme di igiene in quanto è scoperta.
  • VASI DI ESPANSIONE DELLA CALDAIA: CONTROLLI
    Gli apparecchi a pressione devono essere sottoposti a regolari controlli e verifiche.
  • VERIFICA MESSA A TERRA NON ESEGUITA
    L'impianto di messa a terra non viene sottoposto alla verifica periodica prevista dalla normativa. Tale verifica è di assoluta importanza al fine di prevenire danni da elettrocuzione derivante da contatti indiretti.
  • VERIFICA MESSA A TERRA SCADUTA
    L'impianto di messa a terra non è stato sottoposto all'ultima verifica periodica prevista dalla normativa. Tale verifica è di assoluta importanza al fine di prevenire danni da elettrocuzione derivante da contatti indiretti.
  • VERIFICA PERIODICA ASCENSORE NON EFFETTUATA
    Risulta non essere stata inserita tra i documenti la verifica periodica degli impianti ascensori.
  • VERIFICARE PRESENZA E VALIDITA' SCIA ANTINCENDIO
    Occorre verificare se è presente la scia antincendio per il bombolone di GPL presente in struttura
  • VERNICIATURA OCCASIONALE ESEGUITA SUL PRATO
    Durante il sopralluogo sono state rilevate evidenze che erano state eseguite attività di verniviatura sul prato dietro la struttura. Questo potrebbe determinare una situazione di inquinamento del terreno la cui diagnosi e bonifica può avere costi anche molto elevati.
  • VETRI NON DI SICUREZZA
    I vetri presenti non sono di sicurezza. Tale condizione espone chi staziona o transita all'interno dei locali al rischio di tagli in caso di loro rottura.
  • VETRO ROTTO
    Uno dei vetri di una finestra è rotto e potrebbe cadere determinando pericoli per coloro che si dovessero trovare a transitare nei pressi.
  • VIA DI ESODO BLOCCATA DALL'APERTURA DELLA PORTA
    La via di esodo, così come è stata realizzata, viene bloccata dalla stessa porta in fase di apertura.
  • VIA DI ESODO ESTERNA BLOCCATA DA AUTOVETTURE
    Alla base della scala antincendio esterna erano presenti veicoli che non permettevano l'evacuazione corretta. In caso di evacuazione, la situazione di panico e il grande afflusso di persone può determinare gravi danni in caso di restringimenti o impedimenti al passaggio.
  • VIA DI ESODO TEMPORANEAMENTE NON UTILIZZABILE
    Una via di esodo non è utilizzabile temporaneamente a causa di lavori in corso.
  • VIE DI ESODO NON SEGNALATE
    Le vie di esodo dai locali non sono segnalate in modo sufficiente.
  • VIE DI ESODO NON SGOMBRE
    Alcune uscite di emergenza, durante il sopralluogo, erano completamente o parzialmente ingombrate da arredi o materiale impropriamente posizionato.
  • VIE DI TRANSITO NON SEGNALATE
    Le corsie di transito dei mezzi all'interno dei locali non sono adeguatamente indicate o le strisce si sono usurate. Tale condizione potrebbe determinare un rischio maggiore di investimento e urti per la scarsa separazione tra i mezzi e i pedoni.
  • WC NON A NORMA
    All'interno dei WC sono state rilevate le seguenti anomalie:
    1) la porta del WC non può essere aperta dall'esterno per soccorrere l'occupante, nel caso in cui questi dovesse sentirsi male;
    2) la piastrellatura delle pareti dei locali è inferiore a 2 metri;
    3) vengono utilizzati asciugamani che potrebbero indurre una diffusione di eventuali malattie tra gli utilizzatori;
    4) non è presente antibagno;
    5) i WC non sono separati a tutta altezza;
    6) le luci di illuminazione del WC e dell'antiWC non sono funzionanti;
    7) sulla porta dei WC non è indicato il sesso che lo può utilizzare;
    8) è presente un solo WC per entrambi i sessi, nonostante non sussistano vincoli urbanistici o architettonici.
  • WC NON UTILIZZABILE
    Uno dei WC presenti risulta non utilizzabile in quanto guasto e/o occupato da materiale estraneo.
  • WC PER DISABILI NON UTILIZZABILE
    Il wc per disabili risultava non utilizzabile in quanto utilizzato per lo stoccaggio della merce.
  • ZONA DI CARICO CON PARAPETTO AMOVIBILE
    Per permettere il carico e scarico sul piano, parte del parapetto risulta amovibile. Tale condizione, non permette di escludere il rischio di cadute dall'alto.

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